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TAURIANOVA (RC), MERCOLEDì 18 DICEMBRE 2024

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Dismesse 19 società partecipate della Regione Calabria Lo ha annunciato il governatore Mario Oliverio. Risparmio di circa 45 milioni di euro per l'ente. Il commento della politica

Dismesse 19 società partecipate della Regione Calabria Lo ha annunciato il governatore Mario Oliverio. Risparmio di circa 45 milioni di euro per l'ente. Il commento della politica
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“Abbiamo scelto di procedere alla dismissione di 19 società partecipate e di mantenerne 5: solo l’essenziale”. Lo ha annunciato il Presidente della Regione Mario Oliverio. “Si tratta di una scelta politica chiara e irreversibile – ha sottolineato Oliverio – anche in ottemperanza del piano di revisione straordinaria previsto dalla legge 175/2016. Abbiamo deciso di mantenere Banca Popolare Etica, proprio per la sua funzione sociale, la Sacal per la gestione unica degli aeroporti allo scopo di rafforzare i collegamenti e abbiamo dismesso Sogas e l’aeroporto S. Anna, già dichiarate fallite, per accelerarne la liquidazione, Ferrovie della Calabria, Fincalabra, Terme Sibaritide anche perché stiamo lavorando al riordino complessivo del termalismo. Con questa operazione demoliamo il vecchio pianeta che ha per anni girato intorno alla casa madre impedendone lo sviluppo. L’obiettivo – ha dichiarato il Presidente Oliverio – è di liberare risorse da investire per costruire la nuova Calabria e liberarci di questa ragnatela che ha soffocato le potenzialità della nostra regione.

Sono rimaste in piedi, a partecipazione diretta di Fincalabra, anche Immemoryhealth e Lamezia Europa. Le 19 società oggetto di razionalizzazione sono: Comalca, Sagas, Somesa, Cerere, Comarc, Società progetto Magna Grecia, Sogas, Consorzio Cies, Comac, Aeroporto S. Anna; di partecipazione indirette detenuta da Fincalabra: Calpark, Gias, Crati, Mediatag, Promem Sud-Est, le Ceramiche di Squillace, Conserim, Consorzio Cometra, Consorzio studi di Crotone. Erano presenti alla conferenza stampa anche il dirigente generale del Dipartimento bilancio Filippo De Cello e la dirigente di settore Patrizia Di Renzo.

SEBI ROMEO (PD)

Non lo aveva fatto mai nessuno, Mario Oliverio dismette, in un solo colpo, diciannove società partecipate, per un risparmio di circa 45.000.000,00 di euro. Prosegue così la riorganizzazione di quella macchina regionale ingolfata e arrugginita, rimasta per troppo tempo ancorata ad enti e società che avevano fallito il loro obiettivo, ma continuavano a divorare risorse. Una impostazione nuova che realizza risparmi enormi e libera ingenti risorse pubbliche per gli investimenti ed i servizi. Questi sono i fatti, questo è il cambiamento vero, questa è la rivoluzione quotidiana che Mario Oliverio sta offrendo ai calabresi. Una dismissione storica che si inserisce in una visione generale che ha già portato al dimezzamento degli stipendi dei manager ad ogni livello, alla riduzione dei dipartimenti regionali da sedici a dieci ed alla messa in liquidazione di organismi in house ed aziende regionali come Afor, Calabria etica, Calabresi nel mondo, e non solo.

Cambiamenti che provocano reazioni, a volte palesemente scomposte, da parte di quei comitati di affari che immaginavano che niente sarebbe mutato, abituati a inghiottire risorse pubbliche a prescindere da chi si alternava al governo regionale e per fini diversi da quelli generali. Sappiano i calabresi che tutti i tentativi di condizionamento sono caduti nel vuoto e falliti! L’azione politica del presidente Oliverio sta trasformando il volto della nostra regione protesa, finalmente, agli obiettivi di interesse generale e nemica di clientele, sprechi e malaffare.

Bevacqua: soddisfazione per la dismissione delle società partecipate

Accolgo con viva soddisfazione l’annuncio dato dal presidente Oliverio in merito
alla dismissione di 19 società partecipate dalla Regione: è l’esito di una scelta
eticamente e finanziariamente meritoria, frutto anche del piano di revisione straordinaria
che abbiamo approvato in Consiglio lo scorso anno”. Così il consigliere Bevacqua,
il quale prosegue: “Siamo di fronte a un chiaro esempio di come l’attività di programmazione
messa in campo dall’organo legislativo possa sortire effetti rapidi mediante l’opera
dell’esecutivo. L’obiettivo è quello di ridurre il problema dei costi eccessivi e
della scarsa efficienza, provvedendo a eliminare gusci vuoti che troppo spesso sono
stati fertile terreno di cui si è nutrito il sottobosco della politica e dell’economia
e che oggi non è ulteriormente tollerabile”. “L’azione del governo regionale – continua
Bevacqua – è doppiamente positiva perché, come si suol dire, non ha commesso l’errore
di buttar via il bambino insieme all’acqua sporca: seguendo un progetto di complessiva
razionalizzazione del settore, infatti, sono state mantenute quelle aziende capaci
di garantire un apporto solido per contribuire allo sviluppo della Calabria”. “È
chiaro – conclude Bevacqua – che, alla dismissione, dovrà essere di complemento un’attenta
attività di monitoraggio sull’intero comparto, al fine valutare l’efficacia dei provvedimenti
adottati e l’opportunità di eventuali correzioni in corso d’opera. Si tratta di un’azione
che non esito a definire moralizzatrice, che in passato nessuno ha voluto compiere
e che certamente qualifica l’azione del presidente e dell’attuale maggioranza”.