Dissesto, ripensare sistema di Protezione civile Il documento della Consulta dei sindaci della Sibaritide inviato al Governo
MANDATORICCIO (CS) – Dissesto idrogeologico, ripensare il
sistema di Protezione Civile su scala nazionale. Un documento unitario da trasmettere
al Presidente del Consiglio dei Ministri, al capo della Protezione Civile nazionale, al
Presidente della Giunta Regionale e alla Protezione Civile regionale.
È quanto ha deciso la Consulta dei Sindaci della Sibaritide riunitasi, nella mattina di oggi, sabato
17, nella Sala Leonardo del Castello Flotta a Mandatoriccio. – Moderati da Lenin MONTESANTO,
sono intervenuti, insieme al Primo Cittadino Angelo DONNICI che ha illustrato e proposto il
documento e che ha rimarcato come l’emergenza dissesto idrogeologico sia la priorità delle priorità
in Calabria, i sindaci di Rossano Giuseppe ANTONIOTTI, di Corigliano Giuseppe GERACI, di
Cariati Filippo SERO, di Pietrapaola Luciano PUGLIESE, di Trebisacce Franco MUNDO, di
Terravecchia Mauro SANTORO, di Cassano all’Ionio Gianni PAPASSO, il consigliere comunale
delegato all’ambiente di Campana Luigi SPINA, il presidente del consiglio comunale di Villapiana
Michele GRANDE.
Tra i punti salienti del documento, che sarà ufficializzato e sottoscritto alla quarta riunione della
consulta programmata per il prossimo VENERDÌ 20 NOVEMBRE A ROSSANO: 1) la presa
d’atto della inutilità delle allerta meteo, così come concepite ed usate oggi, considerate
unanimemente inefficaci, come strumento di comunicazione e, soprattutto, per l’effettivo scarico di
responsabilità sui sindaci di fatto impotenti ed impossibilitati a intervenire sia in fase
preventiva che in fase post emergenza; 2) la necessità che a valutare l’effettiva quantità
dei danni sia la stessa Protezione Civile recandosi nei luoghi colpiti dall’emergenza,
esonerando, quindi, gli apparati comunali locali da farraginose, quanto inutili, procedure
burocratiche (si legga le famose schede di valutazione danni); 3) l’urgenza di rivedere la
normativa che attualmente impedisce al privato di rimuovere materiale inerte dalla alveo dei
fiumi consentendo agli stessi di essere, quindi, ripuliti utilmente e gratuitamente; 4) il sollecito
presso le istituzioni sovracomunali competenti della ultimazione di tutti i progetti di
mitigazione del rischio idrogeologico già finanziati e in corso; 5) interloquire con la Regione
Calabria sulla necessità che nella nuova programmazione comunitaria vengano destinate
risorse per mettere mano ai corsi d’acqua.
All’incontro è intervenuto anche il geologo Tonino CARACCIOLO che, apprezzando il tema
all’ordine del giorno, aveva fatto formale istanza alla segreteria organizzativa della Consulta,
destinata ai 2 sindaci GERACI e DONNICI, di poter portare il proprio contributo alla discussione
presentando lo studio CALABRIA IN SICUREZZA, un piano decennale per la messa in sicurezza,
firmato da esperti del settore che sarà sottoposto all’attenzione di tutte le comunità calabresi. Al
termine del suo intervento tecnico, CARACCIOLO ha fatto appello ai Sindaci a farsi
promotori di un documento per la messa in sicurezza del territorio attraverso la
prevenzione, esigendo il coordinamento di tutti gli enti sovracomunali competenti e coinvolti ed
elevando essi stessi il livello di attenzione e responsabilità nella fase di redazione di
tutti gli strumenti di programmazione urbanistica comunale e territoriale