Dl sicurezza e immigrazione, il commento di Castorina Il componente della commissione Anci per l’immigrazione: "Espressa in maniera inequivocabile la preoccupazione di tenuta dell'ordine pubblico"
“Il decreto legge sicurezza e immigrazione è stato approvato in Consiglio dei ministri. In questo modo il “Governo del cambiamento”, decide di ridimensionare il sistema di accoglienza dei Comuni a favore del sistema emergenziale dei centri di prima accoglienza. Come abbiamo avuto modo di dire altre volte attraverso un continuo confronto in commissione ANCI, quella di approvare questo testo è una scelta che avrà ricadute sui territori: una maggiore concentrazione della presenza di stranieri con l’effetto inevitabile di una difficoltà maggiore nella gestione dell’integrazione, e il venir meno della clausola di salvaguardia, ovvero di quel criterio che parametrando il numero di ospiti al numero di abitanti salvaguardava la convivenza degli uni e degli altri, creerà problematiche su vasta scala agli amministratori locali e ai sindaci, con il risultato di agevolare la creazione di sacche di malaffare attorno ai flussi migratori che nelle nostre città non avranno più punti di riferimento come fino ad oggi sono stati gli SPRAR.”. È il commento del delegato al bilancio e alle politiche per l’immigrazione della città Metropolitana di Reggio Calabria e componente della commissione Anci per l’immigrazione, al decreto legge sulla sicurezza, approvato in Consiglio dei ministri. “Il Governo ha deciso di andare avanti da solo. Di non parlare con i Comuni, che ad Anci hanno espresso in maniera inequivocabile tutta la loro preoccupazione, anche di tenuta dell’ordine pubblico”.