Domani conferenza stampa della Cgil a Gioia Tauro
redazione | Il 20, Dic 2011
Circa quanto pubblicato ieri sul social network Facebook, nel gruppo “Salviamo il Porto di Gioia Tauro”. Intanto arrivano le dimissioni di Talianu e l’autosospensione di Macrì, autori delle pubblicazioni
APPROVATO ORDINE DEL GIORNO DI SOLIDARIETA’ DELLA FILT- CGIL NAZIONALE – ALL’INTERNO DELLA NEWS IL TESTO
Domani conferenza stampa della Cgil a Gioia Tauro
Circa quanto pubblicato ieri sul social network Facebook, nel gruppo “Salviamo il Porto di Gioia Tauro”. Intanto arrivano le dimissioni di Talianu e l’autosospensione di Macrì, autori delle pubblicazioni
Si terrà domani, alle 12,30, nel salone Nino Gullo della Cgil di Gioia Tauro, una conferenza stampa indetta dalla stessa organizzazione sindacale, circa quanto pubblicato ieri sul social network Facebook, nel gruppo “Salviamo il Porto di Gioia Tauro”, riguardante la vertenza del porto a firma di due rappresentanti del sindacalismo autonomo (Sul): Rocco Talianu e Domenico Macrì.
All’ incontro saranno presenti
Antonino Calogero, Segretario Generale Cgil – Piana di Gioia Tauro
Domenico Laganà, Segretario Generale Filt Cgil Piana di Gioia Tauro
Nino Costantino Segretario Generale Filt Cgil Calabria
Sergio Genco, Segretario Generale Cgil Calabria
Sarà presente:
Massimo Ercolani
Coordinatore Nazionale Porti Filt Cgil Nazionale
Ordine del giorno
Il Direttivo Nazionale della Filt-Cgil esprime la più netta e sdegnata condanna di quanto pubblicato su un social network.
A margine di una vertenza, su cui si stanno tenendo le assemblee dei lavoratori, che riguarda la crisi del porto, rappresentanti di un sindacato di base hanno pubblicato la foto di un caricatore di proiettili e la foto del cadavere di Guido Rossa con l’auspicio “che altri facciano la stessa fine”.
Non si tratta di atti compiuti con leggerezza come sostiene la difesa compiuta dal sindacato autonomo SUL che giustifica quelle foto e quei commenti come se potessero trovare origine e ragione in una vertenza sindacale.
Si tratta invece del tentativo di intimorire e minacciare i nostri rappresentanti e la nostra azione pubblica in una realtà ambientale fortemente condizionata sul versante sociale ed occupazionale.
Usare il cadavere di Guido Rossa, patrimonio non simbolico della CGIL e di un Paese che si oppose fino al sacrificio estremo al terrorismo ed alla intimidazione fisica, è figlio di una cultura della violenza estranea alla storia del movimento dei lavoratori.
La richiesta alla Magistratura di aprire una indagine è la nostra dimostrazione che non vogliamo cedere a logiche di scontro chiedendo con forza proprio alle istituzioni preposte di agire per accertare responsabilità collettive ed individuali.
La CGIL e la Filt-Cgil continueranno a svolgere alla luce del sole ed a testa alta la propria azione, non cedendo né ad intimidazioni, né a ricatti, né al venir meno della tutela della propria storia e dei propri rappresentanti a Gioia Tauro e nel Paese.
redazione@approdonews.it