CROSIA (CS) – Anche le celebri Tavole del Codex di Domenico Tordo faranno da prezioso sfondo all’evento di accoglienza del Codice Purpureus Rossanensis in Città, in programma per domani (sabato, 2 luglio). Le opere del maestro traentino, insieme alle creazioni artigiane di altri artisti del territorio e saranno un omaggio alla preziosità, alla sacralità e alla imponenza dell’evangeliario miniato tra i più antichi del mondo, riconosciuto lo scorso ottobre 2015 Memory of the Word dell’Unesco. Tutte le miniature del Codice, impresse da Tordo su lastre d’argento con il tradizionale metodo dello sbalzo a mano, saranno esposte domani (sabato, 2 luglio) a partire dalle ore 17, nella sala Europa di Palazzo San Bernardino.
Le Tavole del Codex di Domenico Tordo faranno parte della collettiva artigiana di “Conci e Botteghe”, contenitore artistico-culturale proposto dal gruppo di imprenditori locali e inserito nell’ambito degli eventi di apertura del nuovo museo Diocesano e del Codice patrocinati dalla Diocesi di Rossano-Cariati, dalla Unione Europea, dalla Presidenza del Repubblica, dal Ministero dei Beni artistici e Culturali, dalla Regione Calabria e dal Comune di Rossano.
Insieme a Domenico Tordo, nell’area dedicata agli artigiani, esporranno anche Amarelli con la prelibata liquirizia di Rossano, gli artigiani di Thana Gioielli, le storiche aziende tessili Bossio di Calopezzati e Celestino di Longobucco, e poi ancora Antoniotti Marmi, i Figli del Fabbro, i Mosaici di Lamac, Parrilla ceramiche, Parrilla fornace ed il confettificio Tortora.
Il Codice Purpureus Rossanensis, sicuramente la più importante opera d’arte custodita in Calabria insieme ai Bronzi di Riace, non poteva passare inosservata all’attenzione e all’estro di artigiani estrosi come il giovane orafo Domenico Tordo. Che è creatore di numerose collezioni identitarie come La Calabria nel Cuore, vero e proprio gioiello must dei calabresi nel mondo, La Dolce di Rossano che racconta attraverso la sagomatura dell’oro e dell’argento la radicata cultura magnogreca dell’ulivo della Valle del Trionto, e non da ultimo, appunto, le Tavole del Codex: una riproduzione unica delle miniature dell’evangeliario purpureo di Rossano realizzate con la tradizionale tecnica valenzana (la più prestigiosa scuola orafa d’Europa) dell’incisione a sbalzo su lastre d’argento unita ai colori naturali, prodotti con le antiche tecniche autoctone di colorazione dei materiali e dei tessuti. Osservando attentamente le forme, i colori e la cura dei dettagli riportati nelle Tavole del Codex l’attenzione viene richiamata sulla straordinaria tridimensionalità che le lastre assumono, in una visione, ovviamente, del tutto originale. Ecco perché l’esposizione di Tordo è tutta da vivere e osservare.
Ma l’appuntamento di domani – così come annuncia lo stesso maestro orafo, Domenico Tordo – nel contesto delle manifestazioni di apertura del nuovo museo, sarà propedeutico ad un nuovo, grande ed ambizioso progetto di commerce&marketing che il giovane artista traentino, originario della vicina Crosia, avvierà da qui ai prossimi mesi. Quando – afferma Domenico Tordo – proprio nel Centro storico di Rossano, aprirò una bottega orafa artigiana che vorrà essere un punto di convergenza per l’arte ed il turismo, coniugati ovviamente dalla centralità del Codex.
Il nostro tesoro prezioso è finalmente tornato a casa! Il Codex Purpureus Rossanensis, cuore pulsante dell’arte della nostra amata città bizantina, finalmente è tornato nel suo luogo naturale. Dopo aver subito tanti scippi, oggi la nostra terra merita un’opportunità di riscatto ed il Codex segna la strada del cambiamento.
Sono queste alcune considerazioni del Sindaco di Rossano Stefano MASCARO, intervenuto durante la conferenza stampa di presentazione del rientro del prezioso evangelario, a cui hanno preso parte: Maria Letizia SEBASTIANI, Direttore ICRCPAL, Maria Luisa RICCARDI, Restauratrice del Codex, il famoso storico dell’arte Vittorio SGARBI e S. E. Mons. Giuseppe SATRIANO Arcivescovo di Rossano-Cariati.
Il rientro del Codex rappresenta un momento di gioia e di aggregazione per la società civile e per le realtà imprenditoriali – prosegue MASCARO – devo ribadire che essendomi insediato da poco, purtroppo non ho avuto modo di partecipare all’organizzazione degli eventi in programma per questo fine settimana. Per il futuro cercheremo di fare di più, in sinergia, per valorizzare al meglio il brand di Rossano Città del Codex, in particolare per l’anno 2016, definito dallo stesso Arcivescovo l’Anno del Codice. Le parole chiave alla base della nostra strategia saranno: fantasia e buongusto. Obiettivo primario oltrepassare i nostri confini territoriali, dando al Codex ed alla bizantina una risonanza mondiale.
Dobbiamo superare ogni ostacolo per portare gente, usando bene le nostre relazioni con la regione, la curia e le altre istituzioni. Poi, rivolgendosi allo storico dell’arte Vittorio SGARBI – ha affermato il Sindaco – vorrei avere più tempo, maggiore calma per parlare con il Prof. Sgarbi, mio caro amico, per pensare insieme il rilancio del centro storico. Sono sicuro che dato il suo nuovo incarico di assessore nel vicino comune di Cosenza, non mancheranno le opportunità di collaborare e tessere relazioni proficue per la nostra città e per l’intero territorio.