Donna uccisa in casa nel varesotto, conoscente confessa delitto
redazione | Il 15, Nov 2011
Individuato dai carabinieri il presunto assassino. La vittima, 36 anni, colpita piu’ volte alla testa con un corpo contundente
Donna uccisa in casa nel varesotto, conoscente confessa delitto
Individuato dai carabinieri il presunto assassino. La vittima, 36 anni, colpita piu’ volte alla testa con un corpo contundente
(ANSA) SAMARATE (VARESE) – Una donna di 36 anni e’ stata uccisa nella sua abitazione a Samarate, nel Varesotto, colpita alla testa piu’ volte con un corpo contundente, forse una sedia. A ritrovare il cadavere, riverso a terra in una pozza di sangue, e’ stato il marito. Verso le 18.30 l’uomo ha avvertito i carabinieri. I militari hanno interrogato l’uomo, portato nella caserma di Busto Arsizio.
La vittima sarebbe dovuta andare a prendere la figlia di sette anni a casa di una parente che, non vedendola arrivare si e’ preoccupata perché’ non rispondeva al telefono, ha chiamato il marito. Sul posto sono intervenuti i carabinieri, con la scientifica, che dai primi rilievi non hanno riscontrato segni di effrazione sulla porta. Nella casa tutto era in ordine, e non ci sarebbero segni di colluttazione.
A uccidere la donna potrebbe essere stata una persona che la conosceva e alla quale avrebbe aperto la porta di casa, mentre perde forza l’ipotesi di una rapina sfociata nel delitto. La donna lavorava in una cooperativa di Gallarate, dove si occupava di servizi per anziani. ”E’ stata la mia catechista – racconta una vicina – era un brava persona, con una famiglia tranquillissima”. Fuori dalla villetta si sono radunati i parenti e i vicini di casa, rimasti sconvolti dall’accaduto.
E’ stato individuato il presunto assassino. I Carabinieri di Busto Arsizio (Varese) lo hanno fermato nella notte: secondo le prime informazioni si tratta di un conoscente della vittima, un 42enne di Gallarate (Varese). L’omicidio sarebbe avvenuto nel corso di una violenta lite. L’uomo, secondo quanto riferito dai militari, ha reso piena confessione durante l’interrogatorio davanti al sostituto procuratore di Busto, che che ne ha disposto il fermo.
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