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TAURIANOVA (RC), SABATO 23 NOVEMBRE 2024

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Donne e bambini migranti pagano con la violenza la libertà Secondo l'UNHCR sarebbero decine le donne e i bambini migranti vittime di abusi sessuali

Donne e bambini migranti pagano con la violenza la libertà Secondo l'UNHCR sarebbero decine le donne e i bambini migranti vittime di abusi sessuali
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Donne e bambini, sulla strada dell’esilio in Europa, soggetti a violenze sessuali.
Lo ha denunciato venerdì a Ginevra Melissa Fleming, portavoce dell’UNHCR, (Alto
Commissariato per i rifugiati), citando “fonti credibili”. Queste testimonianze,
ha dichiarato, parlano che ” Negli ultimi tempi dai racconti delle donne emerge un
aumento esponenziale del clima di violenza anche se non si conosce la vera dimensione
del fenomeno”. Tuttavia, l’UNHCR ha deciso di “lanciare l’allarme e a mettere sotto
pressione tutti i paesi interessati al fine di lottare contro questa violenza,” ha
aggiunto. Donne e bambini costituiscono circa un terzo delle centinaia di migliaia
di migranti che giungono da mesi in Europa, spesso in fuga dalla guerra in Siria,
Iraq o in Afghanistan. Secondo la signora Fleming, la violenza si sarebbe consumata
in particolare a Lesbo, un’isola greca sopraffatta dal massiccio afflusso di profughi
provenienti dalla Turchia. “Le persone sono solite dormire nei parchi, in coda per
ore e sono in situazioni molto vulnerabili”, ha inoltre detto. “I bambini, che viaggiano
da soli, si ritrovano senza soldi e hanno pagato i trafficanti rendendoli favori
sessuali”, ha aggiunto, facendo riferimento alle testimonianze. Per non parlare poi
delle donne, che hanno accettato di fare sesso con i trafficanti senza avere ottenuto
in cambio finora di essere imbarcate per l’Europa. Chi esercita il potere durante
i “viaggi della speranza”, trafficante o “smuggler” che sia, abusa della
propria supremazia sui più deboli. Le donne migranti pagano con la violenza il peso
della libertà, commenta Giovanni D’Agata presidente dello “Sportello dei Diritti
[1]”. Anche i minori non accompagnati, gli adolescenti maschi, subiscono violenze.
Testimonianze sconvolgenti anche se in realtà, da indagini realizzate tra i profughi,
nessuno avrebbe mai immaginato che il viaggio sarebbe stato così duro. Eppure la
percentuale di chi non tornerebbe indietro è altissima: la situazione di partenza
nel Paese da cui partono spesso è ancora peggiore