Donnici, conclusa con la XXXV sagra dell’uva e del vino Record di ventimila presenze alla manifestazione
di Roberta Strano
Domenica, 4 ottobre 2015, si è conclusa la XXXV Sagra dell’uva e del vino a Donnici, antico borgo di Cosenza.
Il programma di quest’anno si è presentato, ancora una volta, variamente articolato e particolarmente ricco di iniziative.
Alla XXXV edizione hanno aderito le sei cantine che fanno parte del Consorzio “Terre di Cosenza” – sottozona Donnici: “Monterosa” di Fiego, “Terre del Gufo”, “Donnici ‘99”, “Spadafora”, “Cantine Cundari” e “Tenuta Paese”.
Ma oltre alle consuete degustazioni delle eccellenze enogastronomiche del territorio, i visitatori hanno assistito a momenti musicali dislocati nelle piazzette e nei larghi del borgo antico.
Una manifestazione che ha ottenuto un enorme successo.
“Il successo della XXXV edizione della Sagra dell’Uva e del Vino di Donnici è un dato incontrovertibile, suffragato da cifre ancora da verificare, ma che si attestano, nella sola serata di sabato, intorno a circa ventimila presenze. Un record che ci riempie di soddisfazione e che ci fa riflettere sulla crescita di una manifestazione che va strutturata per il futuro in termini ancora più estesi, per far sì che il vino Donnici, che già fa parte della sottozona del marchio Dop Terre di Cosenza, possa sempre di più varcare i confini nazionali ed affermarsi anche in contesti europei ed internazionali, come per qualche etichetta già avviene.”
Lo afferma l’Assessore alla crescita economica urbana Loredana Pastore, alla sua prima sagra dell’uva da amministratrice del Comune di Cosenza, visibilmente compiaciuta per il risultato ottenuto dalla manifestazione.
“Molto riuscite – prosegue Loredana Pastore – le attività collaterali, i giochi nelle contrade e il Palio degli asini, affollatissimo di spettatori. Per non parlare dell’iniziativa “Cinque sensi di marcia”, data “in prestito” alla sagra dalla collega di giunta Rosaria Succurro e che ha entusiasmato i partecipanti conducendoli sulla strada del vino e dei sapori del “Brutium”.
Quel che ci incoraggia enormemente è l’indotto economico che si è creato nei tre giorni della sagra che ha consentito alle attività commerciali della zona e non solo del borgo di Donnici di tirare un sospiro di sollievo, dopo la crisi che ha travolto anche questo settore.
Anche il feedback altamente positivo ricevuto dalle cantine che hanno aderito alla Sagra ci fa ben sperare per il futuro. Ora occorre rimettersi subito al lavoro e programmare sin da questo momento la prossima edizione, cercando in tutti i modi di creare attorno a Donnici e al suo vino un vero e proprio brand la cui riconoscibilità e il cui valore siano spendibili nel resto d’Italia. Prima di questo, però – è ancora Loredana Pastore a parlare – occorre che le etichette del vino Donnici entrino a pieno titolo anche nei nostri ristoranti dove la prima proposta dei ristoratori non può non riguardare anzitutto il nostro vino. Accanto al vino delle produzioni del Donnici, quello delle sei aziende del Dop Terre di Cosenza, bisognerà, inoltre, non trascurare e, se possibile, esaltare, anche le produzioni minori, quelle che si devono ai diversi e motivati viticoltori e contadini sparsi sul territorio capaci di prolifiche vendemmie, accompagnate da risultati altrettanto soddisfacenti”.