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Dopo 2 anni e 7 bandi deserti, Gioia ha la sua tesoreria

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di Domenico Latino

GIOIA TAURO – Il Comune del capoluogo pianigiano ha finalmente la sua tesoreria. Nella giornata di ieri, a seguito dell’ottava e ultima procedura indetta l’8 gennaio scorso, si è provveduti all’aggiudicazione definitiva del servizio al Banco di Credito Cooperativo di Cittanova per una durata di quattro anni (dal 1 maggio 2016 al 1 maggio 2020). È la seconda buona notizia nel giro di due giorni, dopo il via libera di giovedì alla proroga della contrattualizzazione per i 93 lavoratori LSU/LPU impiegati dall’ente, da parte della Commissione ministeriale per la stabilità finanziaria degli enti locali. Termina così una lunga stagione di impasse che aveva creato grossi problemi sia sul piano degli stipendi ai dipendenti, sia su quello dei servizi essenziali alla città. La complessa problematica – nel 2010 salì agli onori della cronaca per essere il primo caso in tutt’Italia – nasce da lontano: dopo quattro bandi andati deserti, alla fine del 2010 il Comune affidò il servizio all’UBI Banca Carime per un periodo compreso da inizio 2011 al 31 dicembre 2013. Scaduta tale convenzione, dopo sei mesi di proroga, furono espletate ben sette procedure di gara (3 nel 2014; 3 nei primi sei mesi del 2015 e l’ultima lo scorso mese di settembre), anche queste andate tutte deserte. Certamente un record che ben dipingeva la gravissima situazione deficitaria dell’ente e la poca credibilità e fiducia di cui quest’ultimo godeva tra gli istituti creditizi. Una vicenda che approdò perfino alla Camera per via di diverse interrogazioni parlamentari presentate da più deputati e che non si era riuscita a sanare neppure durante la gestione dei Commissari. Grande la soddisfazione espressa dal sindaco, Giuseppe Pedà: “Indubbiamente – ha dichiarato – tale risultato è il frutto di un lavoro intenso e attento sulla situazione economico – finanziaria dell’ente che, partendo dall’attività di riaccertamento straordinario dei residui, effettuata all’atto di insediamento della nuova Amministrazione comunale, ha visto il suo culmine nel pagamento dei debiti pregressi per oltre dieci milioni di euro, tra dicembre 2015 e gennaio 2016. Tutto ciò in soli sette mesi di amministrazione”. L’ex presidente delle Ferrovie della Calabria non nasconde il proprio ottimismo per il futuro sottolineando che tale attività consentirà al Comune di Gioia Tauro di uscire da una condizione strutturalmente deficitaria desunta dai dati di rendiconto di gestione del 2014. “Naturalmente questo risultato è soltanto un punto di partenza – ha aggiunto. C’è ancora molto da lavorare per rendere l’ente nuovamente efficiente, ripartendo da una gestione delle entrate del tutto rinnovata. La ristrutturazione della macchina burocratica in materia di gestione dei tributi e di rapporti con i contribuenti è sul tavolo di lavoro dell’Amministrazione che vuole ripartire da una nuova collaborazione tra fisco locale e cittadini, improntata a principi di equità sociale e di sostegno a favore di chi, non per propria colpa ma a causa di una profonda crisi economica, si è trovato suo malgrado costretto a non poter sempre adempiere agli obblighi fiscali. Cambiamento significa anche una nuova struttura di bilancio, con entrate certe – ormai accertate solo per cassa e non con automatismi imposti da necessità finanziarie – e con spese legate alle reali potenzialità delle casse comunali. Un bilancio – ha concluso Pedà – improntato ai bisogni concreti dei cittadini, e soprattutto delle fasce più deboli, degli anziani e dei bambini”. La BCC è un istituto bancario ben radicato sul territorio che può contare su un organico di 55 dipendenti. La filiale di Gioia, ubicata lungo la strada provinciale 1, ex SS 111, ha aperto battenti lo scorso 20 giugno.