Dopo le condanne in I° grado riparte il processo “Cent’anni di storia”
redazione | Il 04, Dic 2011
Alla sbarra le famiglie Piromalli, Molè e Alvaro. In allegato all’interno della news la sentenza del tribunale di Palmi con le motivazione di condanna stilate dal collegio giudicante presediuto dal giudice Fulvio Accursi
Dopo le condanne in I° grado riparte il processo “Cent’anni di storia”
Alla sbarra le famiglie Piromalli, Molè e Alvaro. In allegato all’interno della news la sentenza del tribunale di Palmi con le motivazione di condanna stilate dal collegio giudicante presediuto dal giudice Fulvio Accursi
PALMI – Parte davanti la Corte di Appello di Reggio Calabria (presidente Iside Russo, relatore dr. Antonio Napoli) il processo di appello dell’operazione della Direzione Distrettuale Antimafia denominato “Cent’anni di storia” contro le presunte cosche Piromalli e Molè, un tempo alleate, ma oggi contrapposte, dopo l’omicidio del Rocco Molè, avvenuto l’1 febbraio del 2008.
Il primo grado si era celebrato davanti il Tribunale di Palmi con la condanna di alcuni “colletti bianchi”, tra cui l’imprenditore Pietro D’Ardes, condannato a 11 anni di reclusione a causa delle sue attività poco chiare all’interno del porto di Gioia Tauro. Insieme a D’Ardes furono condannati anche Giuseppe Alvaro (12 anni di reclusione), Antonio e Natale Alvaro (condannati a 9 anni ciascuno), Giuseppe Mancini (condannato a 9 anni e 6 mesi), Gianluigi Caruso (condannato a 5 anni) Arena Giuseppe (4 anni e 8 mesi) e Molè Girolamo cl. 63 (5 anni), Molè Girolamo, cl. 61 (anni 17), Molè Domenico (16 anni) e Piromalli Giuseppe (15 anni). Nell’indagine furono coinvolti anche il sindaco di Gioia Tauro, Giorgio Dal Torrione, Arcidiaco Lorenzo, Fantone Marco e Priolo Vincenzo che furono assolti.
Dopo una serie di acquisizioni documentali il Procuratore Generale, dr. Fulvio Rizzo, ha svolto la propria requisitoria concludendo per la riforma della sentenza di aasoluzione, e la conseguente condanna, per Arcidiaco Lorenzo, la conferma dell’assoluzione dell’ex sindaco Giorgio Dal Torrione e la conferma per tutti gli altri condannati della sentenza di primo grado.
La difesa era rappresentata dagli avvocati Domenico Alvaro, Giuseppe Mazzetti, Marcella Belcastro, Domenico Infantino, Carlo Monaco, Giacomo Iaria, Franco Coppi, Gianantonio Minghelli, Enzo Ioppoli, Giosuè Naso, Michele Gullo e Antonino Napoli.
Le arringhe dei difensori cominceranno il 15 gennaio 2012 e la sentenza è prevista per il 4 aprile 2012.
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