Inchiesta “Riferimenti”, la preside Russo si difende Sul palco del "Piria" la dirigente scolastica imbastisce una kermesse con canzoni e videoproiezioni - GUARDA
ROSARNO – Una kermesse fatta di canzoni, monologhi e videoproiezioni. La preside Mariarosaria Russo, dirigente scolastico del liceo “R. Piria” di Rosarno, reggente dell’alberghiero di Locri, davanti ai suoi studenti si è difesa mettendoci la faccia ma anche le corde vocali cantando due canzoni di Renato Zero, un classico della musica napoletana e un’improponibile rivisitazione di “Grazie Roma” di Antonello Venditti ribattezzata “…grazie Russo”. Uno spettacolo denuncia per ribadire l’estraneità della sua persona su alcuni episodi che l’anno vista protagonista, insieme alla presidente dell’associazione “Riferimenti” Adriana Musella, indagata dalla procura di Reggio Calabria. La preside Russo si è difesa sul palco.
Ma non è stata l’unica accusa che ha respinto al mittente. Il dito puntato è stato rivolto contro «gli uomini delle tenebre», come lei stessa li definisce, che lavorano nell’oscurità contro la sua persona e i suoi familiari, in particolare verso il marito.
La dirigente si sente orgogliosa di aver denunciato il fratello, oggi pentito, perché affiliato ad uno dei clan della Piana. La Russo nel suo lungo monologo ha ripercorso alcuni pezzi della sua vicenda familiare che si intreccia con quella professionale. Per arrivare ad un punto: «Da oggi sarò madre, nonna e moglie. Rimetterò tutti i miei mandati di gestione dei beni confiscati alla mafia ma non smetterò di lavorare» chiarisce la preside. Ipotesi che aveva lanciato in un primo momento all’inizio della kermesse quando aveva parlato di abbandonare l’incarico di dirigente scolastico a scadenza del contratto. Il tutto è rinviato al 2019.
IL SOSTEGNO ALLA PRESIDE DELL’IPSSA DEA PERSEFONE DI LOCRI, PIRIA DI ROSARNO E LAUREANA DI BORRELLO
E’ un onore per me porgere, a nome di tutti gli studenti e docenti di questa scuola, un ringraziamento sincero alla nostra Preside, Mariarosaria Russo, che da più di dieci anni ormai coordina e dirige le nostre azioni con entusiasmo, partecipazione, speranza e soprattutto con il suo motto “sorridere sempre” divenuto per molti quasi un mantra. Come una compagna di viaggio, ha svolto insieme a noi un’azione profondamente radicata sul territorio ed aperta alla comunità in un libero e reciproco scambio di collaborazione. Non è stato, non è tuttora facile per lei stare a contatto con una realtà che spesso si misura col disagio, col disvalore di una società attanagliata dall’illegalità e dalla sopraffazione e nonostante tutto andare oltre la fragilità e la precarietà dei risultati di volta in volta conseguiti con nuove battaglie, nuovi progetti, nuove speranze per scoprire e valorizzare la ricchezza professionale ed interiore di ciascuno di noi, docenti e allievi. Il risultato è stato una politica scolastica ed una scuola dell’eguaglianza ma anche del merito, affinché a tutti siano date le stesse possibilità, senza discriminazioni, così come i mezzi per emergere e valorizzare i propri talenti. Una scuola che ha fatto crescere e maturare una coscienza civile rinnovata e una cittadinanza responsabile di cui abbiamo estremo bisogno. Impossibile non ricordare in questa sede le numerose occasioni di scambio di culture ed esperienze offerte a noi allievi con i viaggi studio a Dublino, Malta, Bruxelles prima e adesso in tutta Europa con i progetti Erasmus. Indimenticabili poi i musicals e le attività teatrali che hanno portato alcuni studenti ad esibirsi persino al Giffoni film festival. Ancora le diverse ed articolate esperienze di alternanza scuola- lavoro che ci hanno permesso di conoscere alcune realtà lavorative molto interessanti. Infine il percorso di legalità che accompagna la nostra crescita dal 2007 e che ha permesso a noi giovani di conoscere eccellenti protagonisti della giustizia e ha infuso nel nostro animo un nuovo desiderio di rivalsa sociale, seguendo le direttive del giusto e dell’onesto.
Noi studenti la ringraziamo preside per il suo fondamentale contributo alla nostra crescita e formazione, ma anche i docenti possono rivendicare di aver vissuto insieme a lei un percorso di evoluzione professionale e umana, un cammino di corresponsabilità per condividere gli obiettivi educativi e formativi e la realizzazione di una società della conoscenza e della convivenza, improntata a nuovi e profondi valori morali. Un lavoro di team, nutrito di confronto e collaborazione, che ha generato un clima di fiducia, rispetto e ammirazione nei suoi confronti, difficilmente incrinabile da qualche difficoltà o equivoco che talvolta può emergere.
Lei preside ci saluta spesso dicendo “La preside vi ama”. Adesso è il momento di dirle, da parte di tutti noi docenti e alunni, che anche noi la amiamo e la riconosciamo come guida fondamentale, come faro di orientamento di questo istituto scolastico. Non mollare Mariarosaria Russo, non mollare mai!
Abbiamo tanto riflettuto sulle parole da trovare per esprimerle tutta la nostra riconoscenza e siamo arrivati alla conclusione che tutto ciò che noi proviamo possa essere sintetizzato in un unico, ma immenso grazie.
Grazie
Per averci sempre fatto sentire dei protagonisti
Per esserci sentiti destinatari di tanto affetto
Per essere stati coinvolti nei suoi numerosi progetti
Per averci fatto sentire sempre parte integrante della sua famiglia scolastica
Ma il grazie più grande è quello di averci permesso di lasciare, dopo anni di tentativi a vuoto, una sede fatiscente, che metteva a rischio quotidianamente la nostra integrità, ed averci permesso oggi di esercitare il nostro sacrosanto diritto allo studio ridandoci una parvenza di dignità.
Sappiamo che questo è stato un risultato raggiunto con enorme difficoltà e per questo Le siamo grati.
Si educa con l’esempio e noi vogliamo farle sapere che Lei per noi questo è stato!
Un esempio di come perseverando, nel pieno rispetto della legalità, si possano raggiungere sempre gli obiettivi prefissati.
Le auguriamo di cuore che possa sempre avere la forza necessaria per alimentare le speranze dei giovani che, in una terra irta di difficoltà come la nostra, spesso tendono a perderle.
Nell’augurarci che Lei rimanga il più possibile a dirigere la nostra scuola, le vogliamo far giungere con queste poche righe tutto il nostro affetto.