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TAURIANOVA (RC), GIOVEDì 16 GENNAIO 2025

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Doppia preferenza di genere, Ricadi approva la delibera La proposta mira ad adeguare il sistema elettorale regionale calabrese ai principi fondamentali di parità di genere di derivazione costituzionale e sovranazionale

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La presente proposta mira ad adeguare il sistema elettorale regionale calabrese ai principi fonda-mentali di parità di genere di derivazione costituzionale e sovranazionale. Il Consiglio dei Comuni e delle Regioni d’Europa e la sua Commissione delle elette locali e regionali opera, da molti anni, attivamente per la promozione della parità tra donne e uomini a livello locale e regionale. La “Carta Europea per l’uguaglianza e la parità delle donne e degli uomini nella vita locale” già dal 2006 invita al rispetto del “principio della rappresentanza equilibrata di donne e uomini in tutte le istituzioni elette che assumano decisioni pubbliche”.

Gli ultimi Governi nazionali hanno mostrato particolare attenzione agli strumenti promozionali e di riequilibrio di genere nelle leggi elettorali, intervenendo con la legge 215 del 2012 per quanto riguarda i Comuni e le province, con la legge 65 del 2014 per quanto riguarda l’elezione europee e con la legge 20 del 2016 per quanto riguarda i principi generali cui le Regioni debbono attenersi in ossequio agli articoli 3, 51, 117 settimo comma e 122 della Costituzione. L’adeguamento della legge elettorale calabrese ai principi dettati dalla legge nazionale è un obbligo derivante dal comma 2 dell’articolo 38 dello Statuto regionale secondo cui “La legge regionale promuove la parità di accesso tra donne e uomini alle cariche elettive” e rappresenta una priorità imprescindibile e non procrastinabile non solo per motivi di legalità costituzionale, ma anche per ragioni civiltà giuridica ed equità sociale.

L’articolo 1 della proposta di legge introduce all’interno della legge regionale 1 del 2005 proprio questi strumenti di promozione e di riequilibrio del genere sottorappresentato in seno al consiglio regionale.
L’art. 2 prevede, poi, l’adattamento delle schede di votazione al correlato principio di parità di ac-cesso di uomini e donne alle cariche elettive regionali che informa l’intero testo di legge. L’art. 3 contiene la clausola di invarianza finanziaria. Il Comune di Ricadi, unitamente ad altri comuni che hanno approvato la stessa delibera, formulerà al presidente del Consiglio regionale la richiesta di introdurre la proposta di legge sulla doppia preferenza di genere all’ordine del giorno del prossimo Consiglio Regionale.

La delibera è immediatamente esecutiva e rappresenta, insieme a quelle emanate dagli altri comuni, secondo quanto previsto dall’art. 39, un numero di abitanti superiore a 10.000 e votanti superiore a 5.000. Si aggiunge quindi anche la richiesta dei Consigli Comunali nella direzione di far applicare i principi fondamentali di parità di genere di derivazione costituzionale e sovranazionale. Si attende ora la fissazione dei lavori del Consiglio Regionale con all’ordine del giorno la proposta sulla doppia preferenza di genere, e la sua successiva approvazione.

IL SINDACO DEL COMUNE DI RICADI
Avv. Giulia Russo