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TAURIANOVA (RC), LUNEDì 16 DICEMBRE 2024

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Dossier su Reti e Infrastrutture consegnato a Giacomelli Mimmo Bevacqua: "Non è il solito libro dei sogni irrealizzabili ma la manifestazione della cocciuta testardaggine dei calabresi che credono in un futuro possibile e che lavorano quotidianamente per renderlo presente"

Dossier su Reti e Infrastrutture consegnato a Giacomelli Mimmo Bevacqua: "Non è il solito libro dei sogni irrealizzabili ma la manifestazione della cocciuta testardaggine dei calabresi che credono in un futuro possibile e che lavorano quotidianamente per renderlo presente"
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Al termine del Convegno organizzato da Zonadem su “Reti e Infrastrutture”, tenutosi
ieri nella Sala degli Specchi della Provincia di Cosenza, è stato consegnato, al
Sottosegretario di Stato, Antonello Giacomelli, un dossier comprensivo di una sintesi
delle tesi e delle concrete proposte esposte dai relatori. “Non è il solito libro
dei sogni irrealizzabili – ha detto il consigliere Mimmo Bevacqua, responsabile regionale
di Zonadem – è la manifestazione della cocciuta testardaggine dei calabresi che credono
in un futuro possibile e che lavorano quotidianamente per renderlo presente. All’amico
Giacomelli, al governo nazionale, al nostro partito, la Calabria chiede di essere
messa in condizione di camminare sulle proprie gambe: una Calabria che cammina, che
avanza, che corre, è la migliore risorsa per contribuire allo sviluppo del sistema
Paese”. “Abbiamo delineato – prosegue Bevacqua – una serie di temi di pressante interesse
per il supporto di uno sviluppo della nostra terra che sia necessariamente coniugato
con le enormi possibilità offerte dalle reti e competenze digitali. Uno Stato realmente
democratico ha il compito primario di colmare quello che è stato giustamente definito
lo spread infrastrutturale fra nord e sud: alta velocità, posizione mediterraneo-centrica,
sistema portuale e aeroportuale, sistemi di adduzione, accessibilità di vicinato,
vocazione turistica, sono intimamente interdipendenti”.
“Non è un caso – continua Bevacqua – che tutti gli interventi siano stati tutti tenuti
da giovani relatori appartenenti ai settori della comunicazione, dell’ingegneria
gestionale e dell’impresa; non è un caso che ha avuto modo di portare il proprio
contributo anche una realtà imprenditoriale calabrese, la startup Viaggiart, che
ha portato a frutto un percorso pienamente congruo rispetto alle nuove tecnologie;
non è un caso che il coordinatore della discussione sia stato il consigliere provinciale
Francesco Gervasi, un giovane politico che ha già dimostrato il suo impegno e la
sua competenza in materia ambientale nel suo ruolo di assessore nel Comune di Mendicino.
Sono queste la Calabria e la politica che abbiamo presentato oggi: niente piagnistei,
niente questua di elemosine, niente cappello in mano. La Calabria che ci piace è
quella che sa rimboccarsi le maniche, che non si arrende e continua a lottare contro
le durezza di questa terra. Ma a chi intende davvero impegnarsi e ad ogni cittadino
calabrese devono essere garantiti quei servizi essenziali e quei diritti che spettano
loro in quanto cittadini di questo Paese”. Dopo i saluti portati da Guglielmelli,
segretario provinciale del PD, hanno offerto il proprio contributo alla discussione
anche il consigliere regionale Sergio e il presidente della provincia, Iacucci, il
quale ultimo, sottolineando l’opportuna e meritoria concretezza del dibattito, ha
evidenziato il ruolo culturale, nonché di coordinamento istituzionale degli attori
territoriali, che compete nell’attuale frangente, all’Ente Provincia.
Concludendo i lavori, il sottosegretario Giacomelli, raccogliendo le sollecitazioni
intervenute e le domande emerse, si è soffermato, innanzi tutto, sui pericoli insiti
nel quotidiano tentativo di delegittimare le istituzioni della democrazia rappresentativa,
in nome di una malintesa democrazia diretta che cela progetti chiaramente autoritari.
Proseguendo, Giacomelli ha sottolineato come il significato dell’iniziativa odierna
sta anche, se non soprattutto, nella volontà di ridurre ed eliminare la distanza
fra politica e vita quotidiana. Quanto al merito precipuo del dossier ricevuto, il
sottosegretario si è soffermato sulla necessità di credere nella forza della relazione
intra e inter-comunitaria, partendo dalla nuova frontiera della connettività e dall’insostituibile
ruolo che spetta al “pubblico”; sulla sua ferma contrarietà alla privatizzazione
di Poste Italiane, sulla doverosità di mantenere saldi i gangli fondamentali del
sistema-Paese?