Dote Occupazionale, il grande bluff della Regione Calabria Disattese le promesse del bando di due anni fa
Circa due anni fa tra proclami, annunci e conferenze stampa, la Regione
Calabria pubblicava il bando relativo alla Dote Occupazionale: 20.000 euro
da ripartire in 24 mesi per ogni laureato under 35 risultato vincitore,
utilizzabile come incentivo all’assunzione a tempo indeterminato (BURC n.
47 del 23.11.2012 – Decreto n. 16402 del 16 novembre 2012). Il bando
prevedeva criteri ben precisi ed un punteggio finale calcolato attraverso
il voto di laurea, la natura del titolo, la partecipazione a master,
tirocini e stage. In tutto 1600 i laureati vincitori, così ripartiti: a
Cosenza 550, a Reggio 450, a Catanzaro 300, a Vibo e Crotone 150. La
procedura di selezione sarebbe stata articolata attraverso la pubblicazione
di due avvisi, il primo rivolto ai giovani laureati, il successivo avviso
rivolto alle imprese, con unità produttiva nel territorio della Regione
Calabria, che dovevano inviare manifestazioni di interesse rispetto ai
propri fabbisogni occupazionali. Successivamente la Regione Calabria si
sarebbe occupata dell’incrocio tra domanda ed offerta.
Dopo oltre un anno di attesa, il 30 Dicembre 2013 vengono pubblicate le
graduatorie provvisorie dei laureati vincitori. Viene istituita una
conferenza pubblica presso l’Aula Magna dell’Università della Calabria alla
quale partecipano il Dirigente del settore Formazione della Regione
Calabria e responsabile della procedura Renato Scrivano, l’Assessore
Nazzareno Salerno ed il Consigliere Regionale Giampaolo Chiappetta. I
relatori, vengono incalzati da oltre 600 laureati presenti: alle
perplessità circa le possibilità di essere assunti realmente dalle aziende
rispondono – con zelo – che non c’è di che preoccuparsi, molte aziende
hanno aderito al progetto e molte altre aderiranno. In realtà, dagli
elenchi provvisori delle aziende forniti dalla Regione, tra telefonate,
email e invio di curricula, si è avuto modo di constatare che nessuna di
quelle aziende era disposta ad assumere, tantomeno a tempo indeterminato
come da bando.
Il 22 Agosto 2014, annunciando la pubblicazione delle graduatorie
definitive (dopo circa 2 anni!), l’Assessore Nazzareno Salerno senza la
minima percezione della realtà, dichiarava: “In un periodo particolare come
quello attuale siamo soddisfatti per il numero delle aziende disponibili ad
assumere giovani laureati a tempo indeterminato”. Tuttavia, alla data
attuale (Ottobre 2014), non è stato diramato alcun elenco definitivo delle
aziende disposte ad assumere, anche se nel frattempo, a fine settembre, i
laureati vincitori hanno dovuto firmare l’Atto di Adesione ed hanno 6 mesi
di tempo per trovare un azienda disposta ad assumere e stipulare un
contratto a tempo indeterminato, pena la cancellazione dall’elenco dei
beneficiari e lo scorrimento della graduatoria.
All’orizzonte emergono nuovi particolari inquietanti. Nel Decreto del
dirigente n° 10339 del 25/08/2014 si legge che “il protrarsi della fase di
valutazione ha determinato uno slittamento della tempistica di spesa
dell’Avviso, tale da non consentire di concludere tutte le operazioni
selezionate entro la data del 31/12/2015; che, pertanto, conseguentemente
allo slittamento di cui sopra, a valere sul Por Calabria FSE 2007/2013 è
possibile finanziare soltanto i soggetti laureati beneficiari che al
momento dell’assunzione, da effettuarsi entro il 31/12/2014, possiedono il
requisito di soggetti svantaggiati e possono godere dell’incentivo
all’assunzione per soli 12 mesi.”
Ciò significa che i soggetti molto svantaggiati – che avrebbero diritto
all’incentivo per 24 mesi e che, paradossalmente, sarebbero quelli più
bisognosi – se hanno incrociato un datore di lavoro disposto ad assumerli,
non hanno la possibilità di godere dell’incentivo poiché non sono
disponibili le coperture finanziarie a causa dei ritardi della Regione e
dovrebbero quindi sperare che nel POR 2014/2020 si trovino le coperture,
con tempi incerti e che si dilungano ulteriormente, superando anche la
scadenza dei 6 mesi suddetti.
Questa una breve descrizione dei fatti. Ci ritroviamo in una situazione
drammatica, causata da incapacità politica e dirigenziale ed un pizzico di
furbizia che si riversa sulle spalle dei giovani laureati disoccupati
calabresi, e si aggiunge al già disperato contesto regionale. Il prezzo che
si deve pagare per rimanere in Calabria è subire tali umiliazioni, questo è
il messaggio che ci da la politica. Perché i dirigenti che sbagliano non
pagano mai? Perché la politica non si interessa di questi orrori? Allora
un’altra domanda a noi stessi sorge spontanea: perché non preparare le
valigie ed andare dove la nostra dignità di laureati competenti verrà
rispettata?
Gruppo Beneficiari Dote Occupazionale Regione Calabria