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TAURIANOVA (RC), MERCOLEDì 27 NOVEMBRE 2024

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Due arresti e sette denunce nella Locride A Riace un uomo è stato arrestato per coltivazione di sostanze stupefacenti e detenzione di armi, mentre a Mammola un altro è finito in manette per aver aggredito un tecnico comunale

Due arresti e sette denunce nella Locride A Riace un uomo è stato arrestato per coltivazione di sostanze stupefacenti e detenzione di armi, mentre a Mammola un altro è finito in manette per aver aggredito un tecnico comunale
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Continuano le attività di controllo del territorio svolte dai Carabinieri del Gruppo di Locri, attraverso le Compagnie di Locri, Bianco e Roccella Jonica, con il supporto dei colleghi dello Squadrone Eliportato Carabinieri di Vibo Valentia e di militari di un distaccamento della Compagnia d’Intervento Operativo del 4° Battaglione Carabinieri “Veneto” di stanza in Mestre (VE) e qui inviato per incrementare il controllo del territorio nell’ambito del piano nazionale di contrasto alla criminalità denominato “focus ‘ndrangheta” e della pianificazione coordinata dei servizi realizzata sulla scorta delle politiche di controllo del territorio implementate sotto la direzione generale del Prefetto di Reggio Calabria, dottor Claudio Sammartino, come continuano a essere allestiti numerosi posti di controllo ed anche alcuni posti di blocco a due sensi di marcia sia nel presidio dei punti di obbligato passaggio della giurisdizione di competenza, sia nelle aree rurali e nelle periferie dei principali centri urbani, come anche sono numerose le perquisizioni, domiciliari, personali e veicolari effettuate. 2 arresti e 7 le denunce a piede libero effettuate nel decorso fine settimana durante i serrati controlli svolti dai Carabinieri: 2 per guida senza patente, altrettante per violazione edilizia ed altre 3 per ricettazione, truffa e sottrazione di cose sottoposte a sequestro disposto nel corso di un procedimento penale o dall’Autorità Amministrativa.

In particolare:

  • alle prime luci dell’alba di ieri, in Riace, i Carabinieri della Compagnia di Roccella Jonica, coadiuvati da personale dello Squadrone Eliportato Cacciatori “Calabria” e dal Nucleo Cinofili della Compagnia Speciale di Vibo Valentia, hanno tratto in arresto, in flagranza di reato, per coltivazione e detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacenti, detenzione illegale di arma e furto aggravato di energia elettrica, il 60enne del luogo Cristodero Nazareno, poiché, all’esito di perquisizione domiciliare, sono state rinvenute, in un contenitore di metallo posto all’interno di una stanza in fase di costruzione, 2 buste in cellophane contenenti complessivamente 233 gr. di sostanza stupefacente del tipo “marijuana”, 1 fucile da caccia cal.16 a retrocarica, privo di marca e di matricola e parzialmente arrugginito, rinvenuto in un’altra stanza, nonché 17 bicchieri in plastica contenenti ognuno una piantina di canapa indiana, di altezza variabile tra i 5 e 15 cm. La successiva perquisizione estesa a due strutture rurali ubicate in un terreno di proprietà del prevenuto, ha consentito di accertare la realizzazione di altrettante serre, di cui una servita da 3 lampade e un termosifone e l’altra da un apposito sistema di irrigazione artigianale – funzionanti tramite la realizzazione di un allaccio abusivo alla rete elettrica pubblica mediante apposito cavo elettrico lungo 80 mt., sottoposto a sequestro – ove vi erano messe a dimora complessivamente 257 piante di canapa indiana, di altezza variabile tra i 55 e i 151 cm circa che, previa campionatura di 15 esemplari che serviranno per stabilire il quantitativo di principio attivo contenuto, sono state distrutte in loco, così come disposto dal Sostituto Procuratore di turno presso la Procura di Locri, Dott. Concezio Arcadi. L’arrestato, espletate le formalità di rito, è stato tradotto presso la Casa Circondariale di Locri.
  • nella serata di ieri, a Mammola, i Carabinieri della locale Stazione, a conclusione di una serie serrata di accertamenti, escussioni testimoniali e verifiche, hanno tratto in arresto, in flagranza di reato, per violenza e oltraggio a Pubblico Ufficiale, Sità Cosimo, 35enne del luogo, poiché, alle precedenti ore 13.45 circa, ha oltraggiato e aggredito fisicamente il Responsabile dell’Ufficio Tecnico di quel Comune, mentre era a bordo della sua autovettura parcheggiata in quella Piazza Mercato. In particolare, l’uomo ha colpito ripetutamente la sua vittima con pugni al volto e all’addome, cagionandogli lesioni giudicate guaribili in gg 3 di prognosi, poiché infastidito dai lavori di manutenzione eseguiti nella mattinata da un operaio – su input del citato funzionario – nel giardino del locale Palazzo Ferrari (ove ha sede una casa di riposo per gli anziani, gestita da una parente dell’aggressore) a seguito di infiltrazioni di acqua piovana lamentate dai proprietari degli immobili contigui. Dopo le formalità di rito, il prevenuto è stato sottoposto agli arresti domiciliari presso la propria abitazione, in attesa dell’udienza di convalida prevista nella mattinata di domani, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria informata nella persona del Sostituto Procuratore di turno presso la Procura di Locri, Dott. Concezio ARCADI;
  • ad Africo Nuovo, i Carabinieri della locale Stazione hanno deferito in stato di libertà:
  • per guida senza patente:
  • un 33enne del luogo, poiché, durante un controllo dinamico alla circolazione stradale avvenuto in quella via Di Vittorio, è stato sorpreso alla guida di un’autovettura, di proprietà di un amico, senza essere in possesso della patente di guida poiché revocatagli nel 2009, allorquando fu stato sottoposto alla sorveglianza speciale di pubblica sicurezza;
  • un 27enne del posto, poiché, durante un controllo alla circolazione stradale avvenuto lungo quella via Gramsci, è stato sorpreso alla guida di un’autovettura, di proprietà di un suo familiare, senza aver mai conseguito la patente di guida;
  • in Brancaleone, i Carabinieri della locale Stazione, unitamente a personale della Compagnia di Intervento Operativo del 4° Btg “Veneto”, dello Squadrone Eliportato Cacciatori Calabria e del Nucleo Cinofili del Gruppo Operativo Calabria di Vibo Valentia, nell’ambito di una più ampia attività di monitoraggio degli alloggi di edilizia popolare hanno:
  • sottoposto a controllo 24 alloggi popolari di cui:
  • 17 legittimamente occupati;
  • 7 per i quali sono in corso accertamenti per verificarne la legittima occupazione,
  • identificato 50 persone, occupanti degli stessi.
  • deferito in stato di libertà un 25enne del luogo per ricettazione, sorpreso detenere all’interno del camino della propria abitazione 125 kg di cavi in rame d’illecita provenienza, privi di guaina protettiva. Sono in corso accertamenti per individuare dove sia stato asportato l’ingente quantitativo di “oro rosso”;
  • rinvenuto, all’interno di uno dei mattoni forati costituenti la base della recinzione perimetrale dei terreni limitrofi all’area oggetto degli ampi controlli, una pistola cal. 6.65, priva di marca, con matricola abrasa ed in discreto stato di conservazione.
  • a Bruzzano Zeffirio, i Carabinieri della locale Stazione, a conclusione di accertamenti, hanno deferito in stato di libertà per truffa un 30enne, di origine pugliese, il quale, intestatario di un profilo sul noto sito di acquisti on-line subito.it, in cambio della vendita in favore di una giovane ragazza del luogo di un paio di scarpe Gucci, mai andata a buon fine, ha chiesto ed ottenuto una ricarica sulla propria carta postepay di 70€.
  • a Palizzi Marina, i Carabinieri della locale Stazione hanno deferito in stato di libertà per violazione delle norme sull’edilizia, due coniugi, rispettivamente di 79 e 74 anni, i quali avevano realizzato , dinnanzi alla propria abitazione di residenza – trattasi di un alloggio popolare – una tettoia in profilato metallico delle dimensioni di pianta di 62 mq, adibita a veranda, in assenza di permesso a costruire;
  • a Marina di Gioiosa Jonica, i Carabinieri della locale Stazione hanno deferito in stato di libertà per sottrazione di cose sottoposte a sequestro disposto nel corso di un procedimento penale o dall’Autorità Amministrativa una 42enne del luogo poiché, in qualità di custode giudiziale dell’autovettura di sua proprietà, sottoposta a sequestro amministrativo per violazione dell’art. 193 c. 2 C.d.S. (obbligo dell’assicurazione di responsabilità civile), ha omesso di porre in essere adeguate misure tese a prevenirne la dispersione, in quanto il veicolo è stato rinvenuto sulla pubblica via, in località diversa da quella prevista. A seguito dell’occorso il mezzo è stato sottoposto a sequestro ed affidato in custodia a una depositeria giudiziaria.