Durante al vertice del Movimento Difesa del Cittadino Subentra al dimissionario Enrico Giovanni della Valle
Cambio della guardia al vertice del Movimento Difesa del Cittadino della Calabria dopo le dimissioni irrevocabili, per motivi personali che prescindono dal rapporto associativo, del responsabile della sede di Catanzaro, Enrico Giovanni della Valle. L’associazione, convocatasi a Vibo Valentia, affida a Giorgio Durante, già responsabile di MDC Cosenza e Commissario della sede catanzarese, il traghettamento della sede regionale fino alla nomina dei nuovi organi.
Il neo responsabile regionale nel ringraziare il dimissionario responsabile di MDC Catanzaro, si pone i nuovi obiettivi da raggiungere dando priorità ai temi delle pari opportunità, alla sicurezza degli alimenti e alla sicurezza della navigazione su internet per i minori e non. Le grandi battaglie nazionali sul credito e sulle crisi bancarie hanno visto l’attuale responsabile regionale lottare fino a farsi sentire in Parlamento: il caso delle BCC è emblematico, fagocitate una dietro l’altra da un meccanismo perverso.
Giorgio Durante ha assunto l’impegno di farsi promotore di un processo partecipativo con i vari attori delle diverse realtà associative calabresi al fine di assicurare un’efficace azione a favore dei consumatori. Nel suo intervento di insediamento ha evidenziato, inoltre, la necessità di condurre a buon fine i progetti già attivati sotto la precedente gestione, ricordando tra l’altro l’importanza del progetto “Consumatori interattivi ed informati”, realizzato grazie all’impegno del Dipartimento 7 – Sviluppo Economico della Regione Calabria, in partenariato con altre quattro realtà associative consumeristiche regionali: Assoutenti Calabria, N.i.c.e. di Soveria Mannelli, Casaconsum e Avvocati dei consumatori di Crotone. Un progetto che ha come obiettivo principale quello di definire dei modelli di alimentazione per gli alunni in età scolastica coinvolgendo le famiglie e gli operatori della scuola. Tanta carne al fuoco, insomma, a vantaggio di tutta la collettività calabrese, con un occhio ancora più attento rivolto ai diritti dei più esposti e delle fasce deboli.