Duro attacco de L’Italia del Meridione al Governo "Non esiste la volontà di investire in infrastrutture capaci di ridurre il Gap tra la Calabria ed il resto d'Italia. Sull'alta velocità serve una battaglia comune"
Non possiamo più subire il peso e le conseguenze dell’esclusione, della
Calabria, dall’alta velocità e né possiamo continuare ad assistere,
passivamente, ad una evidente mancanza di volontà per quanto riguarda gli
investimenti in infrastrutture che potrebbero ridurre, di molto, i gap tra
la nostra regione ed il resto d’Italia. Per questo motivo, l’Italia del
Meridione è pronta ad attivarsi sul territorio, grazie anche al sostegno
delle varie sezioni e dei nostri rappresentanti presenti in centinaia di
realtà locali, affinché si incentivi una protesta civile e collettiva,
utile a far recepire, all’interno dei palazzi romani, il malcontento e la
forte delusione verso scelte che, di fatto, rischiano di penalizzare,
ancora di più, la Calabria ed in calabresi ed il già precario tessuto
sociale ed economico.La nostra regione, infatti, ha bisogno di opere utili che siano in grado di
aggiornare le sue infrastrutture, ormai datate e vetuste. Bisogna
interconnettere la Calabria alla rete di trasporti europei. L’obiettivo
deve essere quello di creare un moderno sistema, che sia di supporto
all’economia ed alla crescita della nostra terra, che permetta
l’accessibilità ai territori e consenta la connessione semplice tra Europa
e Mediterraneo. Le infrastrutture di trasporto non sono fini a se stesse,
ma costituiscono lo strumento per realizzare i servizi necessari per i
fabbisogni di accessibilità e mobilità ed a rilanciare lo sviluppo delle
aree marginali del territorio calabrese.La pianificazione delle infrastrutture di trasporto, secondo il nostro
parere e secondo una serie di studi redatti da giovani professionisti a noi
vicini, deve andare oltre i concetti di sostenibilità ambientale ed
energetica ed incoraggiare un approccio che, oltre alla conservazione del
territorio ed alla salvaguardia degli equilibri climatici, miri ad elevare
l’infrastruttura ad elemento qualificante del paesaggio. La Calabria gode
di un ineguagliabile patrimonio storico, artistico e culturale, una
collezione di attrazioni per i viaggiatori nazionali ed internazionali.
Eppure le entrate turistiche rappresentano solo il 13% del totale. Infatti,
sebbene nei primi anni 2000 la Calabria abbia guadagnato terreno rispetto
ad altre regioni grazie alla presenza di compagnie di volo low-cost, che
hanno ridotto il relativo svantaggio in materia di accessibilità, durante
la recente crisi economica la Calabria è risultata la regione in cui le
entrate sono diminuite più rapidamente. Uno dei principali punti di
debolezza del sistema turistico calabrese è l’accessibilità. Accessibilità
che per il mezzogiorno in generale vede prevalere le modalità aeree e
marittime, a fronte di un più bilanciato set di alternative modali offerto
al Nord del paese. Una piena valorizzazione del potenziale turistico del
Sud e della Calabria in particolare, dipende dal miglioramento delle
connessioni ai poli turistici.Ecco perché la velocizzazione della tratta ferroviaria Salerno-Reggio
Calabria è imprescindibile per garantire dei collegamenti veloci con il
resto dell’Italia. Questo intervento, lo diciamo da anni, è quanto mai
urgente. Senza l’adeguamento infrastrutturale della linea, sempre meno
treni transiteranno verso Reggio Calabria. Come evidenziano i casi di
successo degli anni passati, interventi di questo tipo riducono le
percorrenze rendendole competitive con il trasporto su gomma e garantiscono
maggiore puntualità e sicurezza. Unitamente alla velocizzazione della rete
tirrenica, sarebbe importante anche potenziare ed elettrificare la rete
ferroviaria jonica che collega Sibari con Reggio Calabria. Su queste
tematiche, l’Italia del Meridione avvierà una forte campagna di
sensibilizzazione e di civile protesta collettiva. Su questi temi non
possiamo più attendere. Roma deve agire.Sen. Nicodemo Filippelli
(Segretario regionale IDM)