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TAURIANOVA (RC), LUNEDì 25 NOVEMBRE 2024

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E la Marianna la va in campagna quando il sole tramonterà… Anche la consigliera Versace si è "innamorata" di Taurianova

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di Don Chisciotte

«E la Marianna la va in campagna quando il sole tramonterà…», recitava una vecchia filastrocca, ma nessuno quando fu scritta avrebbe mai immaginato che una Marianna, la Versace, a Taurianova, si sarebbe buttata in politica come una “gladiatrice”, sconvolgendo equilibri politici proibitivi (ma indifferenti allo stesso tempo). Una nuova pasionaria all’attacco del potere, quello che cospira ed ispira molte delusioni nella povera Marianna, tanto da farla abbandonare un gruppo che non dialoga né fa accordi con la minoranza che ha perso (sic!). Perché si sa, chi vince poi in democrazia si allea con chi perde, è normale fare così (ma solo per la Marianna). Tanto che non le manda a dire, mettendo i puntini sulle “i”, ma dimenticando gli accenti sulle “e”. E così, tanto tuonò che piovve.

Proprio come Saulo (Paolo di Tarso, ovvero San Paolo, lo preciso per essere comprensibile a tutti), fu folgorato sulla via di Damasco, per l’audace Marianna quella folgore è stata la freccia di Cupido, che l’ha fatta innamorare degli “Innamorati”. Benvenuta Innamorata!

La storia politica ci ha consegnato tanti Razzi e Scilipoti di ventura, che hanno avuto idee variabili come le perturbazioni temporali, e che poi nella sostanza hanno solo prodotto goliardia e dibattiti da bar e da social.

Questa scelta, sicuramente farà tremare dalla paura il sindaco Fabio Scionti, anzi, già lo immagino tremolante come infreddolito e pauroso, seduto nella sua poltrona “traballante”, a stracciarsi le vesti per questa grave “dipartita” dalla sua maggioranza. D’altronde erano dieci consiglieri contro sei, ora sono nove a sette. Considerando però che, il duo Sposato-Nicolosi, si è speso favorevolmente durante il turno di ballottaggio a favore di Scionti (volutamente contro Biasi), con un peso decisivo per la sua elezione a sindaco della città. E quindi? Toccherà sempre a Siclari dare e/o togliere la parola in consiglio comunale (sic!).

Ma il presidente Fausto Siclari, quella benedetta parola a Biasi non gliela poteva dare? Si è reso conto di ciò che ha combinato? Le delusioni pre-innamoramento sono tremende, rischiano di avvelenare l’anima e soprattutto comportano guai irreversibili e salti della quaglia, pardon, della “leonessa”.. Cara maggioranza ben vi sta! Avete perso una “gladiatrice” ed ora ve la ritroverete dall’altra parte, con un solo vantaggio: l’occasione quantomeno di guardarla bene in faccia (….e guardatele bene in faccia le persone prima di candidarle)!

Marianna Versace per chi non lo sapesse, era stata eletta con la lista “A testa alta” ed è diventata consigliere comunale, “sol perché” Luigi Mamone è stato nominato assessore. Ed è la stessa che nel suo primo comunicato stampa scriveva queste parole: «In maniera entusiasta mi sono accostata a questa nuova avventura, con la coalizione di TAURIANOVA CAMBIA, guidata da Fabio Scionti, nella convinzione che lui potesse cambiare la vecchia politica». Cosa intende per “vecchia politica” la Marianna? Da quale anno, ella intende definire vecchia politica, vista la sua età giovanissima? E quanti anni aveva nel 1997 quando fu eletto per la prima volta il suo capogruppo Roy Biasi (confermato per altri dieci anni, tra cui l’ultimo con acclarata illegalità)? Quando accettò la candidatura e fece campagna elettorale a favore di Scionti, sapeva che tra i suoi alleati c’era Fausto Siclari, attuale presidente del consiglio comunale? A titolo di informazione, è lo stesso Siclari già braccio destro di Biasi in quegli anni. Quindi, doveva aspettarselo, in democrazia si usa così, visto che anche lui aveva contribuito alla vittoria (forse più della Versace stessa) a far vincere Scionti, che una prebenda istituzionale rischiava di averla. Cosa intende la stessa quando scrive: «Lascio, dunque, una maggioranza che non ascolta, non si confronta e non è capace di costruire e mi unisco a chi in questi mesi ha dimostrato di possedere la grande virtù del coraggio e della lealtà verso i propri elettori»? Di quale lealtà parla? Non sicuramente della sua, viste le sue esternazioni ambigue, così come il suo voto diverso dalla maggioranza per l’elezione del presidente del civico consesso durante il primo consiglio comunale. Allora ci chiediamo, al di là delle chiacchiere da social e da sgrammaticate intenzioni letterarie, qual è il reale motivo che ha spinto Marianna Versace a cambiare idea e posizione, così facendo il salto della quaglia ops, della “gladiatrice” o “leonessa” che sia? Senza dimenticare che “Dove regna l’onore la parola data sarà sempre sacra”.

 

(Servizio video di Nicola Luvarà, Angela Galluccio e Emanuele Prudente)