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TAURIANOVA (RC), VENERDì 20 SETTEMBRE 2024

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Ecco il documento programmatico giovani di “Finalmente Sud Calabria”

Ecco il documento programmatico giovani di “Finalmente Sud Calabria”

| Il 12, Apr 2012

Elaborato durante l’incontro “Finalmente la parola ai giovani”, alla presenza di Alfredo D’Attorre

Ecco il documento programmatico giovani di “Finalmente Sud Calabria”

Elaborato durante l’incontro “Finalmente la parola ai giovani”, alla presenza di Alfredo D’Attorre

 

 

Riceviamo e pubblichiamo:

“Finalmente la parola ai giovani” è stato un momento in cui i giovani di “Finalmente Sud” hanno espresso idee, preoccupazioni e richieste al Commissario regionale del PD Calabria, Alfredo D’Attorre. Le nostre aspettative erano molto alte. Credendo fortemente nel Partito Democratico come disegno politico e casa comune di esperienze diverse, ma anche come progetto che si professa diverso e nuovo rispetto alla politica e alle formazioni politiche che ne hanno preceduto la nascita, ci aspettiamo dal nostro Partito una nuova stagione. Soprattutto in Calabria. E allora partiamo da una domanda: da dove nasce l’esigenza della Segreteria nazionale di investire nella formazione di una classe dirigente nuova al Sud? Se il mezzogiorno fosse stato capace di governare le Regioni dove si trovava al comando e se fosse riuscito a cambiare il volto di queste Regioni questa idea organizzativa e innovativa, forse, non sarebbe mai stata proposta.

Occorre essere onesti intellettualmente! Noi non siamo tra quelli che chiediamo azzeramenti di alcun tipo o quote di favore, ne tanto meno ci affascina lo scontro generazionale, avendo ben chiaro quanto rilevante sia sempre il contributo delle esperienze pregresse. Ma siamo consapevoli che è un diritto sacrosanto rivendicare una Calabria più giusta dove sia finalmente possibile dare a tutti le stesse opportunità, in modo da rendere finalmente la partecipazione una vera occasione di tutti e per tutti.

Il Commissario D’Attorre sta utilizzando una politica della conciliazione (dei “piccoli passi” come dice lui!). Non ne siamo convinti, ma speriamo funzioni. Ripetiamo: nessuna contrapposizione!

Ma è del tutto evidente che così come non ci appartiene la logica delle contrapposizioni non ci appartiene neanche quella degli accordi strumentalmente funzionali a scopi individuali.

Alla logica dell’Io crediamo si possa e debba sostituire quella del “noi”!

Ad un partito monocorde va sostituito una orchestra polifonica, che all’unisono esegua un unico spartito. Per essere credibili e responsabile i giovani di “Finalmente Sud”, propongono idee e progetti. D’altronde “Finalmente Sud” è un progetto di formazione politica e noi stiamo qui per studiare ed elaborare proposte, per conoscere il nostro territorio, le criticità, analizzarle e farne punti di forza in piani di sviluppo locali.

Questo è quello che stiamo facendo nei nostri laboratori provinciali. Ci siamo interrogati su come il Partito possa essere di nuovo appetibile agli occhi dell’opinione pubblica e su cosa possa fare per includere nuovi interlocutori politici. I molti rappresentati delle aree interne e dei comuni più piccoli della nostra Regione, hanno chiesto aiuto concreto nei piccoli centri, per ridare speranza e progettualità soprattutto ai tanti giovani che sempre più lasciano la nostra terra e hanno lanciato un grido d’allarme verso l’applicazione della nuova riforma elettorale che mette in crisi la democrazia e la libera partecipazione e rappresentanza alle cariche elettive nei piccoli comuni. Le proposte hanno toccato due assi fondanti per la costruzione del nuovo PD Calabrese: da un lato l’organizzazione interna e dall’altro i contenuti e i progetti utili alla costruzione di una nuova e diversa Calabria.

Organizzazione interna

Prima proposta: abbiamo proposto la realizzazione dei congressi con regole certe e nuove per riconsegnare la politica a chi realmente ci mette la faccia ogni giorno sui territori. Per questo, pur senza attribuirgli alcun valore pregiudiziale, come pur qualcun altro ha fatto a contrario, si è chiesto di voler introdurre un qualche sistema correttivo rispetto al sempre temuto strapotere dei “mandriani” di turno.

Per questo si è proposto di attribuire, in sede congressuale, un ruolo più rilevante proprio a quanti in questi anni hanno mantenuto in vita localmente il partito, raccogliendo i consensi attraverso la loro stessa credibilità e la loro storia personale.

Una giusta rappresentanza, pertanto, a livello congressuale a tutti i sindaci, amministratori locali e regionali, senza per questo dimenticarsi di quelli nazionali che certamente rappresentano una nerbatura essenziale per il partito.

Seconda proposta: per ritornare ad essere un Partito Democratico della gente, si potrebbe pensare di ripartire direttamente dai Congressi Regionali, dove oltre agli iscritti può votare anche la gente che si iscrive nell’apposito albo. Ma bisogna attivare una cultura dei controlli, partendo dalla base fino a giungere al commissario stesso.

Prospettiva progettuale

Nel merito dei contenuti e dei problemi abbiamo chiesto un piano straordinario delle infrastrutture e un piano regionale dei trasporti, senza i quali la Calabria e i calabresi sono tagliati fuori da tutto e senza i quali non si potrà mai parlare di sviluppo; una taskforce sulla sanità che analizzi il Piano di rientro e le sue applicazioni nell’attuale governo di centro-destra calabrese; uno studio dell’attuazione della riforma universitaria e del piano del diritto allo studio nelle università calabresi; un progetto che faccia della Calabria la porta dell’Europa sul Mediterraneo. Chiediamo, pertanto, al Commissario di istituire un tavolo di lavoro per rendere operative queste proposte e/o per elaborarne altre comunque utili per il PD Calabrese.

La necessità di ripristinare la democrazia con regole nuove e certe è l’unica possibilità per il PD calabrese di riappropriarsi della propria storia per incidere e cambiare la nostra realtà dove viviamo e abbiamo deciso di continuare a vivere.

Serve una classe dirigente credibile, seria e competente.

Basta seguire i criteri della democrazia e del merito. Se si vuole si può. E si può si deve.

Chiara Macrì, responsabile Finalmente Sud Calabria

redazione@approdonews.it