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TAURIANOVA (RC), DOMENICA 22 SETTEMBRE 2024

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Ecco l’inchiesta dei carabinieri che “inchioda” Pino Falleti Approdonews riporta integralmente l'indagine delle lettere minatorie al sindaco Scionti ed al consigliere Falleti

Ecco l’inchiesta dei carabinieri che “inchioda” Pino Falleti Approdonews riporta integralmente l'indagine delle lettere minatorie al sindaco Scionti ed al consigliere Falleti
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L’inchiesta dei carabinieri che ha coinvolto l’ex capogruppo del Pd Pino Falleti, che noi la riportiamo integralmente. Una vicenda oscura che ha scosso la situazione politica taurianovese.

ECCO LA RICOSTRUZIONE INTEGRALE DEI CARABINIERI DI GIOIA TAURO

Il 5 Settembre 2017, intorno alle ore 00.10, in Via La Resta di Taurianova , all’altezza del civico 28; di fronte l’abitazione del Sindaco,
SCIONTI Fabio ignoti collocavano un ordigno esplosivo sotto la TOYOTA Yaris, targata EN963FM, in uso al predetto amministratore locale. Questo evento rappresentava l’ultimo atto di un’escalation di episodi
intimidatori rivolti ad esponenti dell’apparato amministrativo del Comune di Taurianova.
Infatti il 23 febbraio 2017 il Sindaco SCIONTI aveva ricevuto una lettera minatoria dal
seguente tenore : «…TU E QUEL BASTARDO DI FALLETI NON AVETE CAPITO NIENTE I PURITANI FATTELI A CASA VOSTRACONOSCIAMO BENE I LICEI DI CITTANOVA E L’UNIVERSITA DEL TURISMO A COSENZA…».
Il riferimento al consigliere di Maggioranza
FALLETI Giuseppe ed alle scuole frequentate dai figli dei due esponenti politici appariva di
facile lettura. A seguito della denuncia dello SCIONTI la Compagnia Carabinieri di
Taurianova, con comunicazione nr. 94/7-0/2017, del 25 febbraio 2017 trasmetteva una nota
alla Procura della Repubblica di Palmi, che incardinava i fatti nell’ambito del Procedimento
Penale nr. 811/2017 R.G.N.R. mod. 44.

Il 16 marzo 2017 si verificava un secondo atto intimidatorio, concernente l’incendio
dell’autovettura del consigliere
FALLETI Giuseppe,
una BMW targata CZ610MA, che lo
stesso aveva parcheggiato sotto casa. L’episodio, di chiara matrice dolosa, veniva riferito
con C.N.R. nr. 99/2-0/2017 del 16 marzo 2017, dal Comando Stazione CC di Taurianova
all’A.G. di Palmi e, per conoscenza alla Procura Distrettuale Antimafia di Reggio Calabria .
L’ultimo episodio intimidatorio registrato si verificava il 25 settembre 2017, quanto lo stesso
consigliere di maggioranza
FALLETI Giuseppe, detto “Pino”, riceveva una ulteriore
lettera minatoria nella quale, in analogia con la precedente, venivano riportate delle esplicite minacce, sempre rivolte alla sua persona ed al Sindaco SCIONTI. In particolare, lo scritto anonimo riportava:
«ORA VINNI LURA DU SANGU BASTARDU I SCIONTI E I FALLETI»
ed aveva molte similitudini con quello precedente, compreso il carattere con il quale era stato redatto. Durante la conseguente denuncia FALLETI Giuseppe dichiarava: «Sono qui per denunciare un ennesimo episodio di minaccia nei miei confronti dopo gli ultimi episodi
cui sono stato vittima. Mi riferisco alla lettera minatoria che era stata indirizzata al sindaco ove, insieme a lui ed alla sua famiglia, venivo coinvolto anche io con la mia famiglia e poco
dopo ho subito il danneggiamento seguito da incendio della mia autovettura in una notte del mese di marzo scorso mentre era parcheggiata sotto casa mia» Lo stesso consigliere elencava gli episodi delittuosi che avevano riguardato la sua persona,
mettendoli in correlazione tra loro e riconducendoli alla stessa matrice.

L’analogia tra la lettera minatoria del 23 febbraio 2017 e quest’ultima del 25 settembre, emergeva dalle seguenti corrispondenze:
Dal tipo di busta utilizzato; Dalle modalità di spedizione; Dal tipo di affrancatura; Dal tipo di busta; Dalla ricorrenza del termine Bastardo/u; Dall’ufficio postale utilizzato per l’invio; Dalle modalità di redazione tramite pc; Dal tipo di carattere utilizzato; In effetti il FALLETI dichiarava che i tre episodi che lo avevano riguardato erano chiaramente collegati e riconducibili alle medesima strategia «ho motivo di ritenere che l’odierna minaccia sia collegata agli altri episodi di cui ho accennato prima, quindi credo
che sia stata generata per destabilizzare l’amministrazione comunale in carica al fine di farci desistere preludendo ad una rassegna di dimissione da parte di tutti i consiglieri di maggioranza e del Sindaco in particolare».
E non solo, lo stesso esponente politico andava oltre arrivando ad affermare quelli che erano i motivi posti alla base di questa strategia destabilizzante: «.:
no, sentendomi con i colleghi consiglieri nessuno di loro ha espresso la volontà di voler cedere rassegnando il mandato raggiunto con il consesso dei cittadini, quindi, anche da parte mia rimane ferma la convinzione di voler proseguire in questo cammino politico ormai avviato, sebbene
qualcuno voglia provare con modi vigliacchi di farci arrendere. Forse, si tratta di un obiettivo di chi vuole salire in cattedra al Comune per poi gestire affari secondo gli interessi
che sicuramente non sono generali ma personali». Dopo un primo momento di analisi del dato investigativo, il personale di questo Nucleo
effettuava una serie di accertamenti mirati ad identificare l’autore dello scritto anonimo.
Accertamenti che partivano dal «locus commissi delitti»,
rappresentato nella circostanza dall’Ufficio Postale di Taurianova, sito in quella Via Solferino nr. 18. Gli approfondimenti
tecnici sulla lettera venivano effettuati con il responsabile dell’Ufficio Postale
BARRESI Francesco”, atteso che in quella circostanza il Direttore non era presente. In via preliminare
venivano analizzati i dati presenti sulla busta con la quale era stata recapitata la lettera a FALLETI Giuseppe ed in particolare:
– l’orario riportato sul corpo della busta che corrispondeva alle 10:41.
– la scritta “Posta 4”.

l’importo specificato in € 0,95.

il codice: 53050.

La serie alfanumerica: PT047735.
I suddetti dati permettevano di stabilire, in maniera inconfutabile, l’orario di spedizione
della busta, l’ufficio che aveva generato la relativa affrancatura, la stampante che aveva
prodotto i dati, l’ufficio postale di spedizione e l’importo pagato per l’invio al destinatario.
Il prospetto che segue rende immediatamente fruibili i dati indicati:
Trattandosi di servizio di posta ordinaria “Posta 4 “, con consegna entro quattro giorni
lavorativi successivi alla spedizione e tenuto conto che la missiva veniva recapitata al
destinatario i125 settembre 2017, si svolgeva una ricerca a ritroso sino al 18 settembre 2017.
Il sostituto del direttore, il sig. BARRESI Francesco, dunque, riferiva che le postazioni di
lavoro, comunemente chiamate sportelli, presenti all’interno dell’unico Ufficio Postale
aperto a Taurianova erano in totale cinque. Pertanto, la ricerca effettuata per rintracciare la
postazione che materialmente aveva lavorato la spedizione della busta, riscuotendo il relativo importo di euro 0,95, alle ore 10:41 di uno dei giorni analizzati, dava un esito positivo ed univocamente interpretabile. Infatti solo il 19 settembre 2017, alle ore 10.41, un unico utente aveva effettuato quattro operazioni presso la postazione nr. 04, tra le quali l’invio della missiva anonima poi arrivata a FALLETI Giuseppe. L’interessato aveva pagato la somma delle quattro operazioni in un’unica soluzione e queste attività erano state registrate in via telematica sul Giornale di fondo del predetto Ufficio
postale registro informatico dove vengono annotate tutte le operazioni di ogni singolo cliente ndr.- Dalla consultazione del giornale di fondo
dell’Ufficio Postale di Taurianova emergeva,
pertanto, che il responsabile dell’invio della missiva minatoria, nella stessa circostanza, aveva anche: Alle ore 10:42, pagato, presso lo sportello nr. 04, un bollettino postale con versamento sul c/c nr. 1619528 intestato al “Corpo Polizia Municipale Comune di Palmi — Verbali notificati”, per un importo pari a euro32,00 – numero di operazione 93;
– Alle ore 10:42, pagato, presso lo sportello nr. 04, un bollettino postale con versamento su c/c nr. 13533104 intestato a “ENI GAS E LUCE SPA”, per un importo pari a e 34,92 —numero di operazione 94;
– Alle 10:43, pagato un modello, tipo RAV, con codice identificativo nr.
083069096097530620 dell’importo di euro 1.856,56 — numero di operazione 95.

Tali operazioni potevano essere attribuite, in maniera assolutamente certa, al medesimo
cliente, anche in considerazione del fatto che l’operazione nr. 96 riportava la dicitura
“chiusura utente” e la cifra di € 1.929,06, che corrispondeva alla somma di tutte le operazioni effettuate, comprese tasse e spese di commissione. Nella stessa operazione si evinceva che il cliente aveva pagato in contanti, consegnando un importo di E 1.950,00 e ricevendo un reso di € 20,94.
Il 27 settembre 2017, i militari di questo Reparto, si recavano nuovamente presso l’Ufficio Postale di Taurianova (RC), dove, in presenza del Direttore FALLETI Andrea, effettuavano l’acquisizione della lista delle operazioni risultanti nel giornale di fondo del giorno 19 settembre 2017 e la copia del bollettino corrispondente all’operazione nr. 95 di importo pari a euro
1.856,56 avente codice RAV nr. 83069096097530620. Dall’analisi di
questo bollettino emergeva che il versamento sul conto corrente nr. 14909899 intestato a
EQUITALIA SERVIZI DI RISCOSSIONE SPA — RC — RAV — era stato effettuato dallo stesso
FALLETI Giuseppe, consigliere di Maggioranza dell’Amministrazione di Taurianova, che
nella circostanza aveva anche indicato il proprio codice fiscale, quello contraddistinto dalla
serie alfanumerica FLLOPP61S09L063W. Il suddetto modello RAV aveva nr.
“09490201700612332101” e scadenza fissata per il 30 settembre 2017.

Appurato che la lettera minatoria del 25 settembre 2017 era stata inviata dalla stessa vittima,
il consigliere FALLETI Giuseppe, analoghi accertamenti a quelli descritti venivano
effettuati anche per l’esposto intimidatorio fatto recapitare al Sindaco di Taurianova il 23
febbraio 2017. Nella circostanza emergevano delle evidenti analogie. La relativa busta era
stata inviata dall’Ufficio Postale di Taurianova (RC) con servizio di posta ordinaria “Posta
4” e riportava come data e ora di accettazione il 14 febbraio 2017 alle 13.05, per un importo
di euro 0,95. A questo punto appariva evidente che la modalità di spedizione di entrambe le
lettere intimidatorie era la stessa. La conseguente verifica effettuata sul
“Giornale di fondo”
– applicativo delle Poste Italiane — permetteva di stabilire che la corrispondenza illecita era
stata inviata il 14 febbraio 2017, alle ore 13:05, con un costo di spedizioni pari ad euro 0,95 ed era riconducibile all’operazione nr. 124 della postazione di lavoro nr. 6. A differenza di quanto effettuato il giorno 19 settembre 2017, in questa circostanza, il responsabile
dell’azione delittuosa aveva effettuato esclusivamente questa operazione, pagando la somma di E 1,00 e ricevendo euro 0,05 di resto. Il dato utile atteneva alle analogie segnalate sopra che facevano indubbiamente dedurre che il soggetto responsabile dell’invio delle missive fosse la stessa persona. L’accertamento permetteva, anche, di escludere che l’operatore postale che aveva effettuato le due operazioni fosse lo stesso. Dunque, gli approfondimenti esperiti presso l’Ufficio Postale di Taurianova (RC), consentivano di cristallizzare le responsabilità penali del consigliere di maggioranza, FALLETI Giuseppe.