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Egitto, al via processo all’ex rais Mubarak

Egitto, al via processo all’ex rais Mubarak

| Il 03, Ago 2011

L’ex presidente in aula nella gabbia, disteso su una barella. I figli con tuta da detenuti

Egitto, al via processo all’ex rais Mubarak

L’ex presidente in aula nella gabbia, disteso su una barella. I figli con tuta da detenuti

 

(ANSA) IL CAIRO  – L’ex rais egiziano Hosni Mubarak é nell’aula della accademia di polizia dove si apre oggi il processo contro di lui. E’ nella gabbia degli imputati ed è disteso su una barella. Gamal e Alla Mubarak, figli dell’ex rais sono entrati nella gabbia degli imputati indossando la tuta bianca dei detenuti. Sono insieme al padre e all’ex ministro dell’Interno Habib el Adly. Gamal e e Alaa sono in piedi uno accanto all’altro nella gabbia degli imputati e indossano la tuta bianca dei detenuti in attesa di giudizio. Il padre di tanto in tanto solleva la testa dalla barella per seguire i lavori del processo. Il suo volto emerge da un lenzuolo bianco. L’ex ministro dell’Interno Habib el Adly si è prima seduto su un una panca nella gabbia e ora è in piedi accanto ai figli di Mubarak. Indossa l’uniforme blu dei detenuti condannati. E’ infatti già stato condannato per malversazione di fondi pubblici. Il presidente della Corte Ahmed Rifaat ha illustrato le procedure ed è stato contestato varie volte dagli avvocati difensori. Le immagini di Mubarak sono le prime da quando pronunciò in diretta tv il suo ultimo discorso da presidente egiziano il 10 febbraio, il giorno prima di lasciare il potere. L’ex rais è apparso commosso appena è entrato nella gabbia degli imputati preceduto dai figli. Ora sembra più tranquillo, e ogni tanto si lancia occhiate in giro e parla soprattutto col figlio maggiore Alaa. Mentre il figlio Gamal gli si è avvicinato più volte al padre con in mano il Corano.

ESPLODE GIOIA MANIFESTANTI – Silenzio assoluto seguito da scene di gioia. Così i manifestanti hanno accolto le prime immagini di Hosni Mubarak nella gabbia degli imputati trasmesse in diretta su un maxi schermo all’esterno dell’accademia di polizia. Molti hanno tirato scarpe contro lo schermo, altri hanno invocato “Allah u akhar (Dio è grande). Uno dei manifestanti ha gridato “Ora il faraone è in gabbia”.

L’ATTESA PER IL PROCESSO – Centinaia di persone, fra avvocati, attivisti dei diritti umani e famiglie dei ‘martiri’ sono in attesa, nella grande sala dell’accademia di polizia, per l’arrivo di Hosni Mubarak e gli altri imputati al processo contro l’ancien regime. Mubarak è arrivato in ambulanza fino all’interno dell’accademia ma le immagini trasmesse in diretta dalla televisione di stato egiziana non hanno consentito di vedere l’ex rais che è rimasto coperto da decine di uomini della sicurezza e soldati in assetto di guerra. Su una lato della grande sala del processo, la gabbia che accoglierà gli imputati, Mubarak, i suoi due figli e l’ex ministro dell’Interno Habib el Adly e sei suoi collaboratori. La platea è attraversata da una grande inferriata in metallo per tenere divise le famiglie delle vittime della violenta repressione e quelle degli accusati. Centinaia di agenti in assetto antisommossa sono dispiegati per dividere i manifestanti pro e contro Mubarak, che hanno dato vita una fitta sassaiola davanti ad uno degli ingressi dell’accademia di polizia, in attesa dell’arrivo dell’ex presidente egiziano per l’apertura del suo processo. Sale l’attesa e con questa la tensione per la prima udienza del processo all’ex rais egiziano Hosni Mubarak. Il procedimento che aprirà i battenti questa mattina all’accademia di polizia, alla periferia nord del Cairo, é il momento più atteso dalle decine di migliaia di persone che hanno vissuto e partecipato alla rivoluzione, che l’11 febbraio ha posto fine al regime trentennale di Mubarak. Ieri sera tre persone sono rimaste ferite in scontri davanti all’ospedale di Sharm el Sheikh, nella penisola egiziana del Sinai, dove è detenuto l’ex presidente. Sempre nella serata è arrivata la notizia che la giornalista della Bbc, Shayma Khalil, fermata dalle forze armate proprio durante l’operazione per allontanare i manifestanti dalla piazza, è stata rilasciata dopo avere passato venti ore in una base militare ed essere stata portata alla procura militare. Si tratta del primo caso, fa notare la stessa emittente britannica, dell’arresto di un giornalista straniero accreditato da quando é finito il regime Mubarak.

redazione@approdonews.it