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TAURIANOVA (RC), LUNEDì 06 GENNAIO 2025

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Electrolux, Zanonato: “Resta in Italia e senza aiuti Stato”

Electrolux, Zanonato: “Resta in Italia e senza aiuti Stato”

| Il 29, Gen 2014

“Non ci sarà un taglio degli stipendi del 40%”, ha poi detto il ministro

Electrolux, Zanonato: “Resta in Italia e senza aiuti Stato”

“Non ci sarà un taglio degli stipendi del 40%”, ha poi detto il ministro

 

 

(ANSA) “Mi impegno personalmente a fare in modo che tutta la produzione Electrolux resti in Italia e lo faremo senza aiuti di Stato” . E’ quanto ha detto il ministro dello Sviluppo Economico, Flavio Zanonato, intervenendo alla trasmissione Agorà, su Rai 3. Sulla trattativa per mantenere tutta la produzione Electrolux in Italia ”sono state date notizie false che hanno creato allarme. Non ci sarà un taglio degli stipendi del 40%”, ha poi detto il ministro dello Sviluppo Economico che ha anche ricordato la vertenza Indesit finita positivamente. ”Abbiamo risolto il caso Indesit. E fino al 2018 non ci saranno problemi’. ”Oggi il quadro è più chiaro. Stiamo cercando di comprendere come mantenere la produzione in Italia. Ci possono essere accordi di solidarietà come si è fatto in altri casi. Ma un taglio del 40% non lo vedo” ha aggiunto il ministro che oggi incontrerà le parti sociali sulla crisi.

Cipolletta, la sfida è sugli investimenti – ”Alternative ad un accordo in questo senso non ce ne sono. Deve essere chiaro che oggi, in giro per il mondo, c’è sempre un Paese in grado di offrire alle grandi aziende salari più bassi di due, tre, quattro volte, spesso a fronte di una produttività più alta. Oggi è la Polonia, domani sarà un altro. La sfida è sugli investimenti”. Lo afferma, in un’intervista alla Stampa, l’economista Innocenzo Cipolletta, uno dei sette esperti ai quali la Confindustria di Pordenone ha chiesto di elaborare una proposta che evitasse la chiusura degli stabilimenti Electrolux in Italia. ”Puntare sulla qualità dei prodotti può essere una sfida vincente anche nei settori maturi. In Cina ci sono 400 milioni di benestanti in grado di acquistare le lavatrici più moderne e sofisticate”, dice Cipolletta. ”Non è solo una questione di costo orario del lavoro, ma di cosa si fa in quell’ora. Noi abbiamo fatto una proposta che abbassa un po’ il costo del lavoro e migliora la produttività”.