Elezioni amministrative Catanzaro, ecco l’opinione del presidente del consiglio regionale Filippo Mancuso
“Prendo atto del chiarimento del prof. Donato circa la presenza o meno sul palco dei leader politici nazionali, ma mi preme sottolineare, a scanso di equivoci che potrebbero intralciare il percorso condiviso, la necessità che vi sia massima chiarezza nelle relazioni fra le parti della coalizione che punta a dare a Catanzaro un’Amministrazione di salute pubblica. Lo dobbiamo ai cittadini che vanno al voto e lo dobbiamo al nostro elettorato d’area che contribuirà, anche quantitativamente, alla vittoria del 12 giugno”. E’ quanto afferma il presidente del Consiglio regionale ed esponente della Lega Filippo Mancuso, che aggiunge: “La Lega – una delle principali forze politiche del centrodestra italiano e del Governo nazionale e parte dinamica e organica delle forze politiche che governano la Regione Calabria – assieme alle espressioni civiche catanzaresi che ad essa si ispirano, hanno scelto di sostenere il prof. Donato, perché si è ritenuto che egli abbia le competenze necessarie per amministrare una città in evidente declino, ma anche perché è il candidato sindaco alternativo a quello indicato da Pd e Cinque Stelle”. Ad avviso di Mancuso: “Il civismo, cui fa giustamente riferimento il prof. Donato, è senz’altro la migliore proposta possibile per Catanzaro, in questo frangente di frammentazione della politica che ha necessità di recuperare la fiducia dei cittadini, ma sarebbe sbagliato, sia adesso che quando si dovranno garantire risposte efficaci ai problemi, sottovalutare le identità politiche e i valori rinvenibili nelle esperienze dei partiti che si sono assunti la responsabilità di sostenerlo”. Infine, Mancuso sottolinea: “La Lega, se l’impostazione concordata non subirà deragliamenti imprevisti, darà, a incominciare da Matteo Salvini che guarda alle questioni calabresi sempre con grande interesse, il suo rilevante contributo di proposte operative, nella misura in cui le sarà riconosciuta la capacità ed il merito di aver favorito questo inedito laboratorio di buone pratiche amministrative che comprende individui e storie diverse, ma non per questo incompatibili”.