Elezioni comunali Lamezia, Pasqualino Ruberto sollecita chiarezza Il politico accoglie con con viva preoccupazione le notizie riguardanti coinvolgimenti di politici lametini con le cosche della ‘ndrangheta
“Apprendo con viva preoccupazione notizie riguardanti coinvolgimenti di politici lametini con le cosche della ‘ndrangheta. E così, come riportato da alcuni organi di stampa, le rivelazioni di un noto pentito che ha già scardinato un’intera cosca, contaminano in maniera perversa la vita politica cittadina proprio a ridosso di un appuntamento elettorale importante come le elezioni comunali del prossimo 31 maggio”. E’ quanto dichiara Pasqualino Ruberto, candidato a sindaco di Lamezia. “Secondo quanto si apprende – prosegue – sarebbero ben otto i consiglieri comunali sostenuti dalle cosche mafiose cittadine, in particolare stando al racconto del pentito Giampà. Sostegno a candidati alle ultime elezioni comunali, ma anche ad esponenti cittadini impegnati in competizioni nazionali. Vi è di più, sempre secondo le rivelazioni della stampa, il pentito avrebbe fatto i nomi dei coinvolti. Nei fascicoli delle operazioni antimafia portate avanti dalla Dda catanzarese, c’è l’elenco fornito dal pentito Giampà con nomi e cognomi di questi candidati sostenuti, appunto, dallo stesso clan. Insomma, gruppi mafiosi che hanno fatto eleggere propri rappresentati all’interno della massima Assemblea cittadina. Fatti sconvolgenti, sui quali sono certo che la magistratura inquirente farà chiarezza ma, nel contempo, per sgombrare il campo, i lametini hanno il diritto di conoscere i nomi. Anche per sapere se questi soggetti indicati dal pentito sono ancora parte attiva all’interno di qualsivoglia gruppo, partito o movimento che si appresta a chiedere la fiducia dei lametini. Mi sembra – aggiunge Ruberto – che la città non possa non essere doverosamente informata. Anche in virtù del fato che si parla di consiglieri comunali eletti equamente divisi tra maggioranza e minoranza a tutt’oggi presenti all’interno del civico consesso. Una circostanza – che se pur legittimante dovrà essere appurata a garanzie degli interessati – sarebbe di inaudita gravità e che potrebbe addirittura ripetersi se non resa pubblica così da impedirne il perpetuarsi. Una circostanza altresì che necessità di essere nota a tutti perché il cittadino-elettore non venga ingannato un’altra volta. Sono certo che la verità uscirà fuori e che ai lametini sarà data la possibilità di scegliere persone per bene, dalla fedina penale impeccabile. Solo in questo modo la città si libererà finalmente dalle contaminazioni criminali e dalle contiguità mafiose che ne impediscono da tempo il reale decollo e, di conseguenza, la libertà degli amministratori di agire e adoperarsi per il bene comune. Chi è sotto scacco dei delinquenti, a qualsiasi livello di responsabilità politica-amministrativa, non può essere libero di lavorare per la crescita di Lamezia Terme. Attendiamo con grande fiducia di conoscere i nomi di questi rappresentanti comunali in odor di mafia e lancio un forte appello alla città degli onesti: non vi chiedo il voto, vi chiedo solo di saper scegliere in assoluta libertà e di leggere bene i nomi di quanti verranno a chiedere la vostra fiducia. Per quanto mi riguarda dico non al voto della mafia esprimendo il più netto e inequivocabile ripudio! Lamezia merita rispetto e un impellente bisogno di liberarsi dal malaffare”.