Elezioni, doppia candidatura per Pierpaolo Zavettieri Il consigliere provinciale respinge l'accusa di essere un "collezionista di poltrone"
Doppia candidatura per il consigliere provinciale Pierpaolo Zavettieri alle consultazioni
elettorali del prossimo 5 di giugno. La presenza di Zavettieri nella duplice veste
di candidato alla carica di Sindaco a Roghudi ed a quella di consigliere a Bova non
ha mancato di suscitare l’attenzione della stampa facendo additare a detta di tanti
lo stesso Zavettieri come aspirante collezionista di poltrone, epiteto ovviamente
affatto gradito dal consigliere provinciale che attraverso una nota ufficiale ha
inteso chiarire le reali finalità di una scelta solo in apparenza immotivata. “Mi
sono sentito chiamare collezionista di poltrone – spiega Zavettieri – e capisco bene,
facendo politica da tanto tempo, come in certi frangenti non ci si debba meravigliare
se alcune scelte possano essere ad arte strumentalizzate, rimango però basito di
come non si sia considerato che il mandato provinciale si trovi nella fase di imminente
scadenza e pertanto l’interrogativo che avevo l’obbligo di considerare era se ritenere
esaurito il mio impegno o continuare a dare un contributo alle istituzioni locali
mettendo al servizio l’esperienza maturata che altrimenti sarebbe andata persa e
dispersa, va da sé che la mia scelta sia ricaduta sulla candidatura in 2 comuni
dell’area ellenofona declinando gratificanti sollecitazioni di altri comuni. Pur
non di meno, ci tengo a rimarcare le reali motivazioni di una scelta assolutamente
di servizio. A spingermi a scegliere la doppia candidatura – prosegue Zavettieri
– è stata innanzitutto una valutazione di carattere politico inteso come servizio
che vada oltre le strette logiche comunali. I piccoli comuni, soprattutto nell’ottica
dello scenario ridisegnato dalla Legge Del Rio, avranno purtroppo sempre meno peso
in un contesto dove a prevalere sarà la logica dei numeri, e proprio in tal senso
ed in vista della prossima nascita del nuovo Ente Metropolitano, serve un ragionamento
di più ampio respiro che contribuisca ad uscire dalle strette logiche di campanile.
Ritengo questo mio ultimo pensiero sufficientemente esaustivo rispetto alle finalità
e soprattutto alle motivazioni che mi hanno spinto a sposare una scelta di campo,
ma se non dovesse bastare ritengo giovi ricordare che la legittimità a rappresentare
i cittadini, passa inevitabilmente dal consenso, dunque dal coraggio di mettersi
in gioco chiedendo l’appoggio ed il sostegno della gente, quello che oltre millesettecento
votanti mi hanno tributato nelle precedenti consultazioni per il rinnovo del consiglio
provinciale, lo stesso che chiederò agli elettori in questa tornata. Come in ogni
contesto democratico degno di questo nome, il responso delle urne sarà sovrano –
conclude Zavettieri – e di certo, qualora dovesse essere a me favorevole, mi spenderò
come sempre fatto certamente a favore delle comunità chiamate al voto ma anche
di un’Area più vasta che merita un’attenzione spesso negli anni venuta meno
e che paga da almeno due legislature un forte debito di rappresentanza”.