Elezioni, Gianturco (CasaPound): “Il comune di Spezzano Albanese ci impedisce la conferenza. Ma non ci facciamo intimorire”
redazione | Il 18, Feb 2013
Gianturco: “Ragioni sconosciute ma significato politico, classe dirigente parassitaria da mandar via”
Elezioni, Gianturco (CasaPound): “Il comune di Spezzano Albanese ci impedisce la conferenza. Ma non ci facciamo intimorire”
Gianturco: “Ragioni sconosciute ma significato politico, classe dirigente parassitaria da mandar via”
«Quanto è accaduto sabato a Spezzano Albanese è di una gravità inaudita», questo il commento a caldo di Mimmo Gianturco, responsabile di CasaPound Italia per la Calabria e candidato alla Camera dei Deputati con l’omonima lista presentata dal movimento per le elezioni politiche 2013. Secondo in lista, primo dei calabresi, ieri (16 febbraio) Gianturco, insieme al movimento, si è infatti recato presso la sede del Comune in questione, avendone regolarmente prenotato la sala consiliare per la conferenza stampa di presentazione dei candidati provenienti dalla sibaritide ed in particolare della spezzanese Elisa Bruno. Ma la sala è rimasta inaccessibile a tutti i candidati presenti, così come alla stampa ed ai cittadini accorsi: «senza aver ricevuto nessuna comunicazione – ha spiegato Gianturco – e senza essere tutt’ora a conoscenza delle motivazioni di quanto accaduto, i delegati del Comune di Spezzano Albanese ci hanno impedito l’accesso presso la struttura che, molto semplicemente, è rimasta chiusa. Nessuno si è presentato ad aprire una sala per la quale, oltre la prenotazione, ci era stato chiesto anche di corrispondere una piccola quota al Comune stesso».
«Si tratta di un episodio – ha proseguito il responsabile di CPI Calabria – che alimenta una volta di più la rabbia dei cittadini e di CasaPound nei confronti di chi gestisce la cosa pubblica come fosse cosa propria. Non sappiamo se ciò sia dovuto a negligenza o sia stato premeditato, ma il significato è senz’altro politico: la nostra classe politica è una classe parassitaria».
«E’ impensabile – ha concluso Gianturco – che un’amministrazione comunale impedisca lo svolgimento di una
manifestazione politica, specie in campagna elettorale. Se l’intento è quello di silenziare CasaPound Italia, lorsignori sappiano che CPI è fatta di uomini e donne vere, che non si lasciano né silenziare né intimorire da nessuno. Ieri, infatti, siamo comunque riusciti a dimostrare agli spezzanesi la nostra determinazione ed a far sentire la nostra voce, scendendo in piazza e urlando al megafono la nostra proposta politica. Le nostre facce continuerete a vederle, siamo e saremo l’incubo dei parassiti della politica. Forse per questo ieri la sala consiliare è rimasta chiusa. Poco male, noi ci stiamo riprendendo il Paese partendo dalle strade». Il responsabile del Coordinamento Regionale di CPI ha inoltre reso nota l’intenzione di denunciare quanto accaduto alle autorità competenti considerato che è stata nei fatti impedita una iniziativa a scopo elettorale ad una lista che ha regolarmente presentato la propria candidatura ed in palese violazione delle più elementari norme della democrazia.