Elezioni Regionali in Calabria, rinvio il 10 e 11 ottobre: Oggi l’ufficialità nel CdM delle 17? Lo slittamento delle elezioni amministrative comprese le regionali calabresi, potrebbe essere sul tavolo nel Consiglio dei Ministri di oggi. Mentre la Calabria rischia da domani di diventare "arancione"
Manca solo l’ufficialità, ma sembra avverarsi la strada del rinvio delle elezioni amministrativa nel prossimo autunno e già c’è una data presunta, 10 e 11 ottobre.
Oggi il premier Mario Draghi ha convocato il Consiglio dei Ministri alle ore 17 per discutere su alcune questioni regionali e forse si affronterà la questione del rinvio delle elezioni in autunno. Lo slittamento delle amministrative che dovevano svolgersi a giugno e le regionali in Calabria che hanno già la data fissata l’11 aprile.
Sembra che la causa di questo rinvio sia proprio quel nemico chiamato “Covid”, anche se molti malumori si sono sollevati dalle parti politiche (almeno apparentemente, consentiteci questo dubbio).
Il Consiglio dei Ministri che ha già sul tavolo la proposta di rinvio, dovrebbe decidere nelle prossime ore o al massimo tra qualche giorno, l’emergenza sanitaria sembra aver preso il sopravvento.
Al momento non c’è nulla di ufficiale, si attende un decreto legge che dovrà passare il vaglio del Consiglio dei Ministri.
A meno che non si decide di attendere il monitoraggio di domani dell’Iss per quanto concerne la situazione epidemiologica della Calabria che sembra essere a rischio “arancione”, in quanto l’indice Rt è passato da “basso” a “moderato”. Attendiamo gli esiti nelle prossime ore.
Per quanto concerne la Calabria, ricordiamo che dal 15 ottobre 2020, giorno della triste scomparsa del governatore eletto dal popolo, Jole Santelli, c’è Nino Spirlì come presidente ff della giunta regionale. Le elezioni sono state già rinviate dal 14 febbraio all’11 aprile, ma sembra che come da manzoniana memoria non s’hanno da fare.
Eppure proprio ieri, i consiglieri di maggioranza avevano nei fatti avuto una dura e decisa presa di posizione per far sì che l’11 aprile si svolgessero le elezioni in quanto l’emergenza epidemiologica in Calabria non è tale da destare preoccupazioni in quanto in “zona gialla”, rispetto al resto del paese. Scrivendo inoltre, “Non accettiamo, così come le indiscrezioni sembrano paventare, un ulteriore rinvio e qualora, ma ci auguriamo non avvenga, la situazione dovesse peggiorare, non si potrebbe pensare ad andare oltre il mese di giugno. Immaginare l’autunno come finestra elettorale è da irresponsabili e noi non vogliamo essere complici di una condizione di stallo non prolungabile”.
Nei fatti, a prima vista non sarebbe una condizione stravagante far svolgere le elezioni regionali in Calabria in quanto si creerebbe un vulnus costituzionale che non ha precedenti perché se è vero come è vero che secondo gli indirizzi del governo, si dovrebbe valutare di intervenire a seconda dei colori, la Calabria dovrebbe tranquillamente svolgere le consultazioni elettorali, a meno che, il rinvio, forse, diciamo forse, sta bene a tutti e la loro “ribellione”, da centrosinistra a centrodestra, è solo una pantomima per mollare la “patata bollente” al Premier Draghi? A pensar male si fa peccato, ma quasi sempre… e intanto, attendiamo il CdM delle 17 e poi domani si vedrà…
(GiLar)