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TAURIANOVA (RC), VENERDì 22 NOVEMBRE 2024

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Elezioni regionali in Calabria, siamo alle battute finali, tra leader, gregari e papabili vincitori Tra dieci giorni si vota ed è caccia aperta all'ultimo voto. Taurianova è tra le osservate speciali, in quanto città del presidente ff della Regione, come unica città leghista e il "peso" elettorale sarà decisivo

Elezioni regionali in Calabria, siamo alle battute finali, tra leader, gregari e papabili vincitori Tra dieci giorni si vota ed è caccia aperta all'ultimo voto. Taurianova è tra le osservate speciali, in quanto città del presidente ff della Regione, come unica città leghista e il "peso" elettorale sarà decisivo

Siamo alle batture finali, ammesso che dell’inizio non se n’è accorto nessuno, ma noi facciamo finta che… mancano poco più di dieci giorni alle elezioni regionali in Calabria e circa 93 giorni a Natale.
C’è una pletora di portaborse, aiutanti di fatica e scaricatori di volantini in movimento (quasi) o meglio, “cercatori” di voti, ognuno con il suo referente ed ognuno con il “santino” devoto.
In ogni ambiente è rito propiziatorio cantare “Magicabula, arriva la pula. Fratello tu corri di più. Shalakabula, tu corri di più. Biddibi-bobbidi-bu…”.
Ad ogni voto, c’è un “ti prometto che…”, sembra il ritornello di una canzone dei Vianello, ma è solo la cantilena ristagnante di un’acqua putrida stagionata nel tempo.
E anche noi, come pagine da sfogliare in ciclostile diciamo la nostra sulla mafia, sulla ‘ndrangheta e su quello che oggi in tanti si riempiono la bocca, tanto per le inchieste giudiziarie ci sarà tempo. Noi vista la situazione, amiamo citare, per il popolo, quello sovrano, non sottomesso, non cangiante di bandiera in bandiera, quella bellissima frase di Paolo Borsellino dove ognuno di noi dovrà ricordarsela a memoria quando si recherà nell’urna, “La Rivoluzione si fa nelle piazze con il popolo, ma il cambiamento si fa dentro la cabina elettorale con la matita in mano. Quella matita, più forte di qualsiasi arma, più pericolosa di una lupara e più affilata di un coltello”. Bene… ma come siamo messi nella nostra Circoscrizione e chi soprattutto avrà più chance?
I consiglieri uscenti della Circoscrizione Sud sono per la maggioranza i due azzurri, Giovanni Arruzzolo eletto il 26 gennaio 2020 con 8.649 voti Domenico Giannetta con 6.483 voti. Poi per la Lega Tilde Minasi (2.288), Fratelli d’Italia aveva avuto come primo eletto Domenico Creazzo con 8.033 (poi coinvolto nell’inchiesta “Eiphemos”), sospeso e sostituito da Raffaele Sainato (poi transumato nelle fila di Forza Italia), l’altro eletto di FdI è stato Giuseppe Neri (7.388 voti). È lo stesso Giuseppe Neri eletto con i “Democratici Progressisti”, con Mario Oliverio governatore nel novembre del 2014 e poi folgorato sulla via di Giorgia Meloni e dal suo remix “Io sono Giorgia, sono una donna, sono una madre, sono italiana, sono cristiana”. Gli altri due della maggioranza sono stati Giacomo Pietro Crinò (4.222 voti) nella lista della “Casa della Libertà” e Nicola Paris eletto all’epoca nelle file dell’Udc con 6.058 voti, quest’ultimo agli arresti domiciliari perché coinvolto nell’inchiesta della Dda reggina “Inter Nos”.
Mentre nell’opposizione sono Nicola Irto (Pd) eletto con 12.568 preferenze e con grande sorpresa per una botta di … fortuna, Marcello Anastasi con “soli” 1.072 voti.
E tutti quanti si ripresentano alle prossime elezioni del 3 e 4 ottobre per conquistare la poltrona di Consigliere regionale della Calabria (e soprattutto) per incassare 11.000 euro (secondo il tetto massimo stabilito dalla Conferenza Stato-Regioni) a cui si aggiungono i vari “rimborsi” che variano dai 2.500 ai 3.900 euro. Mentre i Presidenti di Giunta e Consiglio regionale raggiungono i 13.800 euro mensili. Lo stipendio è servito (per tutti), ma a loro non interessa lo stipendio, malpensanti, lo fanno per spirito di servizio alla comunità (infatti i risultati delle grandi efficienze in Calabria sono sotto gli occhi di tutti, meglio del Burundi sicuramente).
Ma nella Circoscrizione Sud si ricandida anche Francesco D’Agostino noto imprenditore di Cittanova, già vicepresidente del consiglio regionale, eletto nel novembre del 2014 con quasi ottomila voti (di cui 506 voti a Taurianova). Si presenta nell’unica lista dell’ex governatore Mario Oliverio, “Oliverio Presidente” e se si dovesse raggiungere il quorum dell’8% sarebbe il più accreditato ad essere eletto consigliere regionale. Nelle scorse elezioni regionali non si è candidato, quando a guidare la coalizione c’era colui che doveva essere “l’Olivetti del Sud”, Pippo Callipo, il quale da “Olivetti” a Desaparecido del Sud”, è stato un attimo. Sconfitto sonoramente Jole Santelli.
L’assenza di D’Agostino sembra stata oggetto di presunti veti, inopportuni in quanto lo stesso ne era uscito benissimo da un’inchiesta giudiziaria che l’aveva coinvolto e una volta assolto nemmeno l’accusa si appellò.

Mentre a Taurianova…

Nella Circoscrizione Sud, osservata speciale è la città di Taurianova ed i motivi sono fondati anche sul “peso” elettorale che ne uscirà, visto che il colore verde leghista ha conquistato il cuore dei taurianovesi nell’ottobre scorso, eleggendo Roy Biasi, primo sindaco della Lega in Calabria (e prima ancora, nel novembre del 2015 il cuore dei taurianovesi aveva un altro colore, diciamo che il cuore dei taurianovesi è cangiante e molto accogliente). Ma Taurianova è anche la città del Presidente ff della Regione Calabria Nino Spirlì, nei fatti due pezzi da novanta della Lega, dove in teoria dovrebbero raccogliere una marea di consensi elettorali ed avere un peso non indifferente anche in virtù delle carte da giocare come conferma alla vicepresidenza secondo il “Ticket” con Roberto Occhiuto. Nelle scorse elezioni (26 gennaio 2020), a Taurianova gli elettori sono stati 6.111, la Lega con Roy Biasi candidato al consiglio regionale ne prese 1.311 (22,83%), risultando il primo partito della città. Adesso con l’immensa gioia dei taurianovesi per le manifestazioni estive, sfidando il Covid, la grande enfasi social e un governatore ff, se dovesse essere confermata l’affluenza alle urne, su seimila voti, almeno la metà dovrebbero andare alla Lega, e ci manteniamo bassi, in quanto sotto queste cifre sarebbe un flop e farebbero anche capire il “peso” sia elettorale che di gradimento di Spirlì.
La Lega è divisa in due tronconi, una parte quella facente capo al sindaco Roy Biasi appoggia il sindacalista Stefano Princi, candidato alle scorse elezioni nella lista “Casa delle Libertà” confezionando poco più di duemila voti ed a Taurianova aveva preso 144 preferenze. Invece c’è una parte del Carroccio che appoggia il dirigente scolastico Giuseppe Gilardi già candidato alle scorse elezioni (con l’Udc), collezionando 4.701 preferenze (152 voti a Taurianova). Va anche detto che nella scorsa elezione c’era candidato per la Lega l’attuale sindaco Roy Biasi, il quale per una manciata di voti non fu eletto, avendo preso 2.052 (di cui 1.029 a Taurianova), dove la spuntò Tilde Minasi, la quale si ripresenta anche in questa tornata dove ci sarà anche la preferenza di genere.
La scorsa elezione nella Circoscrizione Sud il primo partito si piazzò Fratelli d’Italia con il 34,7% nel centrodestra, seguito da Forza Italia (34,6%), Udc (24,18%) e la Lega al quarto posto con il 9,18%.
Mentre il primo partito della Circoscrizione Sud fu il Partito Democratico con quasi il 36%.
Tra i nuovi aspiranti consiglieri regionali ci sono per Fratelli d’Italia l’ex garante dell’infanzia della Regione Calabria, Antonio Marziale, poi l’ex candidata a sindaco di Taurianova nel 2015 Cettina Nicolosi con la lista “Forza Azzurri” e infine con de Magistris l’ex consigliere comunale Stella Morabito.

Per quanto riguarda il centrosinistra, il circolo del Pd cittadino appoggia l’ex consigliere regionale Mimmo Battaglia. Anche se tra i favoriti dem, per la conferma dentro Palazzo Campanella spicca sempre Nicola Irto che alle scorse elezioni aveva totalizzato a Taurianova 359 voti a fronte dei suoi 12.568 voti totali in tutta la Circoscrizione Sud, mentre Battaglia ne aveva collezionato 174.
Tra poco più di dieci giorni si scopriranno le carte ad urne svuotate e se quella “matita” di Paolo Borsellino, così tanto menzionata in questa campagna elettorale, ma che del giudice Borsellino non è, avrà fatto la “rivoluzione”, ma i dubbi restano così come le incertezze e le perplessità, visti i tempi che corrono… e cosa non si fa per uno stipendio (non di cittadinanza eh), da consigliere regionale?
(GiLar)