Elezioni Taurianova, round finale per Biasi Il candidato sindaco della coalizione "Innamorati di Taurianova" pronto per la tornata elettorale
di Carmelo Nicotera
TAURIANOVA – Si è aperto con le parole di Nino Spirlì il comizio finale del candidato sindaco della coalizione “Innamorati di Taurianova”, Rocco Biasi. Lo scrittore, che ha accompagnato l’aspirante primo cittadino durante la campagna elettorale, ha voluto dedicare un commosso ricordo al padre scomparso, definito “il mio primo fidanzato”. Subito dopo, si è riaccesa la polemica con Giada Fazzalari – portavoce del viceministro Nencini -, accusata da Spirlì di omofobia per alcune frasi pronunciate durante il comizio a sostegno della candidata Cettina Nicolosi. Nino Spirlì, dal palco di Piazza Italia, ha concluso il suo intervento con frasi al vetriolo verso la Fazzalari: «Il ferro è molto pesante. Anche la parola “scusa” è molto pesante. Vergogna!».
Rocco Biasi, invece, dopo aver salutato il consigliere regionale Francesco Cannizzaro e Francesco Terranova, ha iniziato a parlare della sua “Bibbia”, ovvero il programma elettorale da portare a compimento una volta ottenuta la vittoria, come ha affermato durante l’intervento. La tragedia di Salvatore Comandè, vittima innocente della terribile alluvione che ha colpito la città di Taurianova, ha imposto alla coalizione di Biasi una seria ed approfondita riflessione sui rischi del dissesto idrogeologico. Queste le parole del candidato del centrodestra sulla problematica: «Il dissesto è un problema di carattere sovracomunale, non può essere risolto da una singola amministrazione. È necessaria una mappatura del rischio idrogeologico; la gestione delle “acque assassine” ha comunque un costo esorbitante». Sempre in materia di rischio idrogeologico, non si è fatta attendere una frecciatina verso il candidato sindaco Fabio Scionti: «Ho notato una certa approssimazione da parte chi di è esperto. Noi non vendiamo aria fritta».
«Qualsiasi cosa che viene fatta nel nostro territorio è opera del signore di Cittanova»: chiara l’allusione di Biasi a Francesco D’Agostino, vicepresidente del Consiglio Regionale. Non usa giri di parole per definire l’operato dell’avversario politico: «Taurianova ha dato 500 voti ad un signore che rappresenta male la nostra Calabria. Siamo la città di personaggi illustri come Gemelli Careri, Monteleone, Francesco Sofia Alessio. Taurianova non è la città dello stocco». Altra querelle politica sulla vicenda “Pedemontana”. Rocco Biasi è perentorio sull’argomento: «La Pedemontana è stata aperta grazie a me. Ci saranno anche altri fondi per il tratto San Giorgio-Cinquefrondi». Prima della chiusura finale, il candidato di “Innamorati di Taurianova” è entrato in polemica anche con Filippo Speranza, candidato al Consiglio Comunale con la coalizione “Taurianova Libera”. Speranza, durante l’ultimo comizio tenutosi a San Martino, ha indicato nel 15 Novembre la data ultima per le iniziative da attuare contro il dissesto idrogeologico. Biasi interviene così sull’argomento: «Il “tizio”, però, non sapeva che il sottoscritto aveva già inserito Taurianova nel piano per richiedere fondi atti a risolvere l’annosa questione». La chiusura dell’intervento è presa in prestito da Ovidio: «Aquila non captat muscas». L’aquila Biasi non vuole restare con un pugno di mosche in mano.