Elogio del caffè: una tazzina per cuore e cervello Uno studio statunitense dimostra l'efficacia della bevanda nel prevenire ictus e problemi cardiaci
Più volte lo “Sportello dei Diritti”, ha riportato studi che hanno affrontato
le qualità del caffè e i suoi benefici o controindicazioni per la nostra salute.
L’ultima ricerca degna di nota condotta presso la University of Colorado School of
Medicine Aurora ha evidenziato ancora una volta che bere caffè potrebbe proteggere
da ictus e da scompensi cardiaci, problemi oggi sempre più diffusi nel mondo e responsabili
di tanti decessi. Gli esperti hanno analizzato con un algoritmo i dati dello studio
Framingham – ampio studio epidemiologico di lunga durata – e scoperto l’associazione
tra consumo di caffè e ridotto rischio di scompenso cardiaco e ictus. In particolare
gli esperti hanno rilevato che il rischio si riduce rispettivamente del 7% e dell’8%
per ogni tazzina di caffè in più che si beve settimanalmente. Hanno infine ripetuto
lo studio su altri due set di dati, relativi a pazienti coinvolti nel “Cardiovascular
Heart Study e nel Atherosclerosis Risk In Communities Study”, trovando anche in questo
caso l’associazione tra consumo di caffè e protezione da scompenso e ictus. Lo studio
in questione, rileva Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, che è stato presentato gli scorsi giorni in occasione delle Scientific Sessions
2017 della Heart Association che si svolgono fino a mercoledì in California, presso
Anaheim, rappresenta quindi un’ulteriore conferma che bere caffè non fa male: basta
non esagerare.