Emerge abitative, occorre una procedura informatica Ecco la proposta dell'Osservatorio sul disagio abitativo (Centro sociale A.Cartella, Centro sociale Nuvola Rossa, Comitato Solidarietà Migranti, Società dei Territorialisti e Un Mondo Di Mondi), Reggio Non Tace e Collettiva AutonoMia
REGGIO CALABRIA – Una procedura informatica è la proposta che l’Osservatorio sul disagio
abitativo (Centro sociale A.Cartella, Centro sociale Nuvola Rossa, Comitato
Solidarietà Migranti, Società dei Territorialisti e Un Mondo Di Mondi),
Reggio Non Tace e Collettiva AutonoMia hanno presentato, con documento, alle
commissioni comunali per emendare il regolamento comunale per le emergenze
abitative presentato dall’assessora Marcianò.Pur condividendo l’assoluta necessità di un regolamento per garantire
trasparenza alle assegnazioni in deroga e restringere la sfera di
discrezionalità politica, come da tempo richiesto dalle stesse associazioni,
la proposta di regolamento approvata dalla Giunta non convince pienamente .La proposta si basa sul meccanismo di una commissione composta da 18
componenti, di settori ed enti diversi, che riunendosi dovrebbero verificare i
dati delle domande presentate, redigere la graduatoria e aggiornarla ogni 6
mesi. Questo sistema, che riproduce quello previsto e ampiamente sperimentato
nel corso degli anni per le assegnazioni ordinarie, rischia di non garantire i
tempi brevi fondamentali per i casi di emergenza abitativa e tantomeno la
trasparenza nelle verifiche.E’ chiaro che l’intenzione di eliminare la discrezionalità attraverso il
regolamento rischia di naufragare con questa Commissione che rappresenta lo
strumento utile per mantenerla.Invece, la procedura informatica proposta dalle associazioni, applicata da
tempo ed in modo efficace in diverse città, da Messina a Milano, garantirebbe
tempi molto veloci e adatti alle emergenze nonchè massima trasparenza nella
verifica dei requisiti.Con la procedura informatica la famiglia richiedente l’assegnazione di un
alloggio popolare vedrebbe, dopo pochi giorni, inserita la sua domanda nella
graduatoria pubblicata sul sito del Comune; con il metodo della Commissione
invece potrebbero passare anche 6 mesi.La verifica dei requisiti dei richiedenti verrebbe effettuata incrociando le
diverse banche dati e quindi garantirebbe la massima efficienza evitando
errori, duplicazioni, raccomandazioni, cosa che invece la Commissione non
potrebbe garantire.Un’ulteriore osservazione, anche questa non trascurabile, riguarda alcuni
aspetti su cui la proposta di regolamento interviene modificando alcuni
articoli della legge regionale vigente (LR 32/1996) e poiché il Comune non ha
potere legislativo, ciò non può essere ammissibile. Se questi aspetti non
saranno corretti, nel rispetto della normativa vigente, il regolamento sarebbe
esposto ad una serie di azioni legali di impugnazione che rallenterebbero ed,
in alcuni casi, fermerebbero le assegnazioni in deroga.Altro punto da rivedere è la mancata distinzione tra i diversi casi di
emergenza: quelli aventi carattere di estrema urgenza (sfratti eseguiti,
calamità, crollo dell’edificio, pericolo imminente, violenza domestica, ecc) e
quelle senza carattere di estrema urgenza (alloggio sovraffollato, condizioni
antigieniche, ecc). I due tipi di “emergenze” non possono infatti essere
trattate con lo stesso metodo. La procedura informatica dovrebbe essere
applicata per le emergenze senza carattere di estrema emergenza che sono le
più numerose, mentre per quelle con carattere di estrema urgenza è necessario
un intervento ancora più celere da affidare al dirigente del settore alloggi
che dovrà provvedere all’assegnazione tempestiva previa acquisizione della
relativa documentazione. La Commissione in questo caso potrebbe avere un ruolo
di verifica e di controllo.Si auspica che le riflessioni riguardanti il benessere della città e, in
particolare, delle classi sociali più vulnerabili, non siano oggetto di
sterili conflitti interni all’amministrazione e alla maggioranza in consiglio
comunale. Una tematica così importante e delicata non può essere affrontata
“da tifoso” e ci si augura che queste osservazioni vengano valutate con la
dovuta attenzione.La relazione completa presentata alla Commissione Statuto e Regolamenti e alla
Commissione Politiche Sociali è disponibile sulla pagina facebook
dell’Osservatorio sul Disagio Abitativo e sulle pagine facebook degli altri
enti.Reggio Non Tace
Collettiva AutonoMIA
Osservatorio sul Disagio Abitativo
Comitato Solidarietà Migranti
c.s.c. Nuvola Rossa
c.s.o.a. Angelina Cartella
Società dei Territorialisti
Un Mondo di Mondi