Emergenza carceri, interrogazione dei Verdi alla Commissione europea
redazione | Il 28, Set 2012
“Come Gruppo Parlamentare dei Verdi al Parlamento Europeo – afferma l’Ecologista Radicale Emilio Quintieri – ci impegneremo affinché la Repubblica Italiana rispetti gli obblighi derivanti dal diritto dell’Unione Europea ed esegua le sentenze pronunciate”
Emergenza carceri, interrogazione dei Verdi alla Commissione europea
“Come Gruppo Parlamentare dei Verdi al Parlamento Europeo – afferma l’Ecologista Radicale Emilio Quintieri – ci impegneremo affinché la Repubblica Italiana rispetti gli obblighi derivanti dal diritto dell’Unione Europea ed esegua le sentenze pronunciate”
Riceviamo e pubblichiamo:
Il Gruppo Parlamentare dei Verdi al Parlamento Europeo ha inoltrato alla Commissione
Europea una Interrogazione con richiesta di risposta scritta denunciando la gravissima
ed intollerabile situazione in cui, ormai da troppo tempo, versano le Carceri della
Repubblica Italiana.
L’atto di Sindacato Ispettivo, sollecitato dall’Ecologista Radicale Emilio Quintieri
ed elaborato dallo stesso, è stato sottoscritto dai Deputati Europei dei Verdi Raul
Romeva i Rueda, Rui Tavares, Eva Lichtenberger, Jean-Paul Besset, Karima Delli, Jan
Philipp Albrecht e dai loro colleghi italiani Gianni Pittella e Mario Pirillo del
Gruppo Parlamentare Alleanza Progressista dei Socialisti e Democratici al Parlamento
Europeo ed infine dall’On. Andrea Zanoni membro del Gruppo Parlamentare Alleanza
dei Democratici e dei Liberali per l’Europa.
“Nelle carceri d’Italia, a fronte di una capienza regolamentare di 45.568 posti
sono rinchiuse 66.271 persone detenute delle quali 24.773 straniere. Degli oltre
66.000 detenuti, 25.970 sono ancora in attesa di giudizio mentre i condannati definitivi
risultano essere 38.906. Di questi detenuti 685 sono sottoposti al 41 bis, un regime
detentivo speciale che gli organismi comunitari considerano, a ragione, una forma
sofisticata di tortura, severamente proibita dall’Art. 3 della Convenzione Europea
dei Diritti Umani e dall’Art. 4 della Carta dei Diritti Fondamentali dell’Unione
Europea. In Italia oggi oltre la metà delle persone recluse è sottoposto a custodia
cautelare : si tratta di una delle percentuali più alte di tutta l’Europa che
fotografa chiaramente un’anomalia tutta italiana per non parlare del sovraffollamento
che ha raggiunto il 157% contro una media europea del 97%. Dall’inizio dell’anno
nelle carceri italiane sono morti già 117 detenuti dei quali ben 40 per suicidio.
La Repubblica Italiana è stata già richiamata dal Comitato dei Ministri del Consiglio
d’Europa e condannata migliaia di volte dalla Corte Europea dei Diritti Umani;
attualmente sarebbero pendenti oltre 1.000 ricorsi che, probabilmente, verranno esaminati
con una sentenza pilota”. Tanto premesso, i Parlamentari Europei hanno chiesto
alla Commissione Europea di sapere “se non ritenga urgente agire per assicurare
il rispetto uniforme dei diritti delle persone detenute e di condizioni dignitose
di vita ponendo fine ai trattamenti disumani, crudeli e degradanti posti in essere
in tutte le Carceri della Repubblica Italiana e se non ritenga doveroso avviare d’ufficio
ai sensi dell’Art. 258 del TFUE una procedura di infrazione nei confronti della
Repubblica Italiana per ripetuta violazione degli obblighi derivanti dal diritto
dell’Unione Europea.”
Come Gruppo Parlamentare dei Verdi al Parlamento Europeo – afferma l’Ecologista
Radicale Emilio Quintieri – ci impegneremo affinché la Repubblica Italiana rispetti
gli obblighi derivanti dal diritto dell’Unione Europea ed esegua le sentenze pronunciate
dalla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo di Strasburgo. A nulla sono servite le
condanne, i richiami ed i rimproveri fatti all’Italia in questi anni per cui riteniamo
che la Commissione Europea debba ufficialmente aprire una procedura di infrazione
nei confronti dello Stato membro ingiungendogli di porre fine all’indiscriminata
e reiterata violazione dei diritti umani fondamentali riconosciuti dall’Unione
Europea e, in caso di inottemperanza, di adire formalmente la Corte di Giustizia
del Lussemburgo.
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