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TAURIANOVA (RC), DOMENICA 24 NOVEMBRE 2024

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“Situazione migranti: serve lo stato d’emergenza” Graziano rilancia l’appello del deputato di FI Jole Santelli

“Situazione migranti: serve lo stato d’emergenza” Graziano rilancia l’appello del deputato di FI Jole Santelli
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COSENZA – Emergenza migranti, in Calabria e in Provincia di Cosenza condizioni ormai ai limiti. Il Sistema di accoglienza italiano, così come organizzato, non può più smaltire l’ormai continuo e ingente flusso di profughi che a cadenza quotidiana sbarcano sulle nostre coste. È incombente il rischio sanitario così come quello sociale, dal momento che è orami praticamente impossibile gestire al meglio le migliaia di persone che chiedono asilo. È opportuno, pertanto, un decisivo ed immediato intervento da parte del Governo.

È quanto dichiara il coordinatore provinciale di Forza Italia e Segretario questore del Consiglio regionale della Calabria, Giuseppe Graziano, rilanciando la proposta del deputato forzista nonché coordinatore regionale del partito, Jole Santelli, che nelle ultime ore ha chiesto al Governo Gentiloni di dichiarare lo stato di emergenza.

È a rischio – dice Graziano – la sicurezza nazionale. Diecimila sbarchi in quattro giorni di cui quasi un migliaio nella sola Calabria è un dato allarmante che non può più passare sottotraccia. Chi fa finta di niente è complice di una situazione ormai giunta ai limiti del diritto. Ecco perché, condivido la necessità, da parte del Governo centrale, di rivedere il piano di sicurezza e di farlo insieme all’Europa. Serve una filiera di sicurezza più ampia che inizi proprio dallo stazionamento delle forze di polizia sulle navi delle cosiddette organizzazioni umanitarie affinché si applichi un filtro preventivo agli sbarchi. Per fare questo – aggiunge Graziano – urgono maggiori risorse che non possono essere, però, sottratte solo dai bilanci dello Stato italiano. È dovere di un Paese civile dare accoglienza e asilo ma solo a chi ne ha bisogno, soprattutto nella contingenza storica – conclude – che vede l’Italia arrancare nel mercato del lavoro e con la crisi economica ancora incalzante.