Emergenza rifiuti, ieri assemblea popolare indetta dal Comitato ambientale presilano Organizzata con lo scopo di aggiornare i cittadini sulla situazione delle discariche di Celico, sulla gestione dei Rifiuti in Calabria e in Presila e sulle iniziative da programmare nei prossimi giorni
Affollata assemblea popolare indetta dal Comitato Ambientale Presilano
tenutasi a Rovito ieri. Un’assemblea nata con lo
scopo di aggiornare i cittadini sulla situazione delle discariche di
Celico, sulla gestione dei Rifiuti in Calabria e in Presila e sulle
iniziative da programmare nei prossimi giorni.
Si è posto particolarmente l’accento sul fatto che tra qualche giorno
scadrà l’ordinanza contingibile ed urgente emanata dalla ex-Presidente
facente funzioni Antonella Stasi per affrontare l’eterna emergenza
calabrese sui rifiuti. Inoltre il 31 dicembre 2014 terminerà
l’efficacia dell’emendamento Orsomarso che permette, in deroga a
quanto previsto dal Piano Regionale Rifiuti, l’utilizzo delle
discariche private in supporto al sistema regionale di raccolta e
smaltimento.
In assenza di interventi tempestivi, risolutori e virtuosi nella
gestione dei rifiuti da parte della nuova Giunta Regionale, si
potrebbe giungere paradossalmente a un utilizzo più massiccio della
discarica di Celico con sversamento di rifiuti non trattati a norma di
legge, perpetuando ancora una volta l’illegalità a danno di cittadini,
salute e ambiente.
L’assemblea, ricordando che la discarica della MI.GA. opera sulla base
di un’autorizzazione scaduta nel dicembre 2013 e non ancora rinnovata
per le criticità irrisolte come le distanze dai centri abitati
inferiori a quelle previste dalla legge, la presenza di inquinanti in
prossimità del sito superiori ai valori soglia, l’emissione di odori
nauseabondi che pervade gli abitati, ritiene indifferibile programmare
un incontro con il nuovo Presidente della Giunta Regionale On. Mario
Oliverio al fine di concordare un progetto ecocompatibile di gestione
del territorio silano e presilano che mal si presta ad ospitare una
discarica illegale. Da una giunta che vuol cambiare pagina ci si
attende una presa di posizione forte che allontani dai privati lo
smaltimento dei rifiuti. Presenza quella dei privati, che come visto,
presenta forti criticità, illegalità, zone d’ombra e mala gestione.
Inoltre, riconoscendo non più rinviabile un intervento radicale di
bonifica delle discariche non a norma che interessano tutta l’area, ad
iniziare da quella pubblico-privata di Contrada San Nicola, la
necessità di salvaguardare il territorio facente parte a pieno titolo
dell’area definita come “Sila” estendendovi il perimetro del Parco
Nazionale, l’avvio di un progetto di captazione e utilizzo delle acque
in modo pubblico e partecipato e la valorizzazione dei prodotti
locali, l’assemblea ha convenuto sulla necessità di accelerare il
processo di condivisione dei progetti elaborati dai gruppi di lavoro
del comitato con le istituzioni al fine di metterli in pratica nel
minor tempo possibile.
Continua nel frattempo nei territori comunali interessati la raccolta
firme per una petizione popolare con cui le popolazioni interessate
chiederanno a gran voce un cambio di rotta radicale nelle politiche di
gestione territoriale ormai non più procrastinabile.