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TAURIANOVA (RC), DOMENICA 22 DICEMBRE 2024

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Emergenza sanità in Calabria. Interrogazione parlamentare di Angela Napoli

Emergenza sanità in Calabria. Interrogazione parlamentare di Angela Napoli

| Il 21, Dic 2011

La deputata di Fli chiede l’intervento immediato del governo

Emergenza sanità in Calabria. Interrogazione parlamentare di Angela Napoli

La deputata di Fli chiede l’intervento immediato del governo

 

 

 

 

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

                Al Ministro della Salute – Per sapere – Premesso che:

–          la pesante situazione emergenziale in cui versa la sanità in Calabria ha portato ad un commissariamento del settore penalmente rilevante per il diritto alla salute del cittadino;

–          il c.d. piano di rientro sta procurando notevoli disagi sul territorio regionale e nonostante i vari proclamila Regione non produce interventi adeguati per incidere sugli sprechi del settore;

–          lo stesso Tavolo Massicci, alla fine dello scorso mese di novembre 2011, ha evidenziato diversi rilievi tra i quali assunzioni non autorizzate, mancanza di provvedimenti dovuti contro i dirigenti, necessità di riadeguare gli atti aziendali e ritardi nella riorganizzazione della rete ospedaliera;

–          il nono rapporto “Ospedali & salute 2011”, realizzato dall’Associazione Italiana Ospedalità Privata (Aiop) e presentato a Roma nei primi giorni del corrente mese di dicembre 2011, vedela Calabria maglia nera per gli sprechi e l’insufficienza delle Aziende Ospedaliere;

–          il Tribunale del Lavoro di Reggio Calabria, con i provvedimenti del 3 novembre 2010 e 1 agosto 2011, ha disposto l’immediato reintegro nella qualifica e funzione di direttore dell’ASP di Reggio Calabria del dr. Renato Carullo, e ciò nonostantela Regione lascia continuare a gestire la stessa ASP la dott.ssa Rosanna Squillacioti, la quale , tra l’altro, non ha presentato i bilanci 2010 e 2011 e lascia l’Azienda in attesa di nomina dei direttori sanitario e amministrativo in netta violazione dell’articolo 3 del D.lvo 30 dicembre 1992 n. 502 e successive modificazioni;

–          l’interrogante, ha, altresì, il dovere di far attenzionare il Ministro della Salute sulla gravità e sulla pesantezza di alcune scelte per la costruzione del nuovo presidio ospedaliero della Piana di Gioia Tauro nella città di Palmi;

–          già il 3 ottobre 2007la Conferenza dei Sindaci della Piana di Gioia Tauro, ad amplissima maggioranza (22 sindaci favorevoli su 26) aveva individuato il sito sul quale far sorgere la nuova struttura ospedaliera della Piana in un’area posizionata al centro dell’intera Piana (Cannavà di Rizziconi), zona centrale rispetto a tutti i comuni ed anche più facilmente raggiungibile;

–          la costruzione della nuova struttura ospedaliera nella città di Palmi presuppone l’acquisizione in proprietà da parte della Regione Calabria di terreni che sono sottoposti al vincolo di destinazione scolastica, il che costituisce un ostacolo insormontabile alla cessione degli stessi;

–          tuttavia l’ASP di Reggio Calabria, in maniera arbitraria e anti- economica,  ha messo in atto un’attività di progettazione preliminare per un terreno non di sua proprietà ed il tutto con fondi pubblici da decurtare dalla somma destinata alla costruzione dell’Ospedale Unico della Piana di Gioia Tauro;

–          appare davvero inaccettabile l’inutile spreco di risorse pubbliche di fronte al buco finanziario esistente nel settore della Sanità calabrese e alla necessità della costruzione di un unico sito ospedaliero posto al centro della Piana di Gioia Tauro, la quale consta di ben 7 piccoli presidi ospedalieri nel raggio di soli 30 Km, tra l’altro tutti inefficienti così come purtroppo dimostrano i numerosi casi di malasanità registrati sul territorio;

–          tra l’altro, nel mentre l’ASP di Reggio Calabria delibera l’incarico di progettazione della costruzione del nuovo ospedale su un terreno non di sua proprietà,la Regione Calabria avrebbe a disposizione, quale proprietaria e quindi a costo zero, un terreno di circa 17 ettari a soli 2 km di distanza dallo svincolo autostradale di Gioia Tauro, proprio per la costruzione dell’ospedale unico;

–          ed ancora, nel mentre sono in corso i citati contenziosi si assiste ad altro spreco di denaro pubblico per mantenere in affitto a Gioia Tauro locali privati per il poliambulatorio in un edificio, al limite dell’idoneità, circondato da amianto, pur in presenza di un intero edificio di ben due piani inutilizzato interno all’ospedale della città:

–          quali urgenti iniziative intenda assumere per porre fine a questi inutili e vergognosi sprechi di denaro pubblico da parte dell’ASP di Reggio Calabria e della Regione Calabria, nel mentre si aggrava sull’intero territorio della Piana di Gioia Tauro la possibilità di tutelare per davvero il diritto alla salute del cittadino.

On. Angela NAPOLI

Roma, 21 dicembre 2011