Entomofauna del Parco d’Aspromonte, avviato progetto Con l’obiettivo di individuare le specie di maggior rilievo ai fini della conservazione degli habitat
Il Parco Nazionale dell’Aspromonte, nell’ambito delle attività di tutela della biodiversità, ha avviato un progetto di ricerca sulla coleotterofauna saproxilica con l’obiettivo di individuare le specie di maggior rilievo ai fini della conservazione degli habitat e adeguare agli standard europei il livello di conoscenze sulla componente entomologica del territorio aspromontano (in linea con la Strategia Nazionale per la Biodiversità).
Il progetto, fortemente voluto dal Servizio Biodiversità dell’Ente Parco Nazionale dell’Aspromonte nelle persone del dott. Antonino Siclari e della dott.ssa Sabrina Santagati, vede come protagonista sul campo il gruppo di ricerca composto dagli entomologi Alessandro B. Biscaccianti (responsabile scientifico), Elvira Castiglione, Francesco Manti e Carmelo P. Bonsignore, afferenti al Dipartimento PAU dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria.
Trattasi di studio delle specie inserite negli allegati della Direttiva Habitat e di quelle in categoria di minaccia secondo le Liste Rosse IUCN. Il programma di ricerche prevede studi pluriennali su diversi aspetti faunistici, ecologici, conservazionistici e tassonomici riguardanti l’entomofauna dell’Aspromonte. I primi interessanti risultati di questo studio, ancora in corso, sono stati presentati nel corso del recente XI Congresso Nazionale sulla Biodiversità che si è svolto a Matera nei giorni 9 e 10 Giugno 2016. La ricchezza di biodiversità evidenziata da questi monitoraggi rende oggi l’Aspromonte un ricercato laboratorio all’aperto per il mondo scientifico, e questo grazie all’ormai costante presenza del Parco sul territorio ed al lavoro sinergico svolto dal gruppo di ricerca. Nell’ambito della presente indagine sono stati coinvolti molti altri specialisti di rilievo, esperti dei diversi gruppi tassonomici, tra i quali Luca Bartolozzi (Museo di Storia Naturale dell’Università “La Specola”, Firenze), Marco Valle (Museo di Scienze Naturali, Bergamo), Teresa Bonacci (Università della Calabria, Rende), Gianfranco Liberti e molti altri.