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TAURIANOVA (RC), LUNEDì 25 NOVEMBRE 2024

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Enzo Bruno ha partecipato alla Festa dell’Unità Nazionale Il presidente della Provincia di Catanzaro ha partecipato alla cerimonia dell’Alzabandiera

Enzo Bruno ha partecipato alla Festa dell’Unità Nazionale Il presidente della Provincia di Catanzaro ha partecipato alla cerimonia dell’Alzabandiera
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Il presidente della Provincia di Catanzaro, Enzo Bruno, ha partecipato alla cerimonia dell’Alzabandiera, degli Onori ai Caduti con la deposizione delle corone da parte del prefetto di Catanzaro, Raffaele Cannizzaro, in rappresentanza del Governo, e delle Forze Armate, in occasione delle celebrazioni del 4 novembre e per la festa dell’Unità nazionale, svolta questa mattina presso il Monumento in memoria dei Caduti del mare, sito nel quartiere marinaro di Catanzaro. Nel corso della cerimonia è stata data lettura del messaggio del presidente della Repubblica e del ministro della Difesa. Presenti gli studenti delle scuole cittadine.
“Oggi festeggiamo l’Unità nazionale e le sue Forze Armate anche in ricordo del 4 novembre 1918, che dopo milioni di morti e cumuli di macerie, ci consegnò la fine della prima guerra mondiale – afferma il presidente Bruno -. Il 4 novembre è stata l’unica festa nazionale che, istituita nel 1919 abbia attraversato le età dell’Italia liberale, fascista e repubblicana. Quest’anno ricorre il centenario dell’inizio della Grande Guerra, ma sfogliando le pagine della storia che ci hanno condotto ad oggi, ci tocca constatare con preoccupazione che si affermano nuove e aggressive forme di estremismo che minacciano realmente le nostre comunità, già messe a dura prova dalle difficoltà economiche e sociali. Le nostre forze armate hanno l’arduo compito di contrastare e prevenire una pericolosa deriva violenta. Ma spetta alle istituzioni, con la legalità e la correttezza del proprio agire quotidiano, contribuire in maniera concreta ad inserire anticorpi sociali che respingano tentazioni guerrafondaie attraverso la costruzione di una autentica cultura della solidarietà umana. A partire dalle scuole, che oggi sono ben rappresentate da decine di studenti”.