Enzo Bruno rinnova l’atto di consacrazione alla Madonna di Porto Il presidente della Provincia di Catanzaro ha celebrato il santuario mariano
Il presidente della Provincia di Catanzaro, Enzo Bruno, ieri pomeriggio nel
Santuario a Gimigliano, ha rinnovato l’atto di consacrazione alla Madonna
di Porto, Patrona del territorio, in occasione della celebrazione per la
memoria dell’origine del santuario mariano, elevato nel 2013 a dignità di
Basilica Minore. La celebrazione eucaristica, è stata presieduta
dall’arcivescovo emerito monsignor Antonio Cantisani.
Prima della celebrazione, il presidente Bruno ha incontrato il rettore
della Basilica don Erminio Pinciroli, il consiglio di amministrazione
guidato da don Vincenzo Zoccoli e le varie realtà impegnate nella
conduzione e nelle iniziative della Basilica. L’olio della lampada votiva
che arde davanti alla storica “cona”, edificata nel 1751 da Pietro Gatto è
stato offerta, quest’anno, dalla comunità parrocchiale di “San Nicola di
Bari” di Simeri Crichi, guidata da don Alessandro Nicastro, lampada votiva
accesa dal sindaco della cittadina, Marcello Barberio. Proprio Barberio, è
stato l’ultimo presidente a guidare la Provincia di Catanzaro nel mandato
affidato all’amministrazione di centrosinistra, circa venti anni fa, prima
della vittoria di Aggregazione democratica e Cdu, nell’elezioni del 12
ottobre che hanno portato all’elezione del presidente Enzo Bruno. Presente
anche l’amministrazione comunale di Gimigliano, guidata dal sindaco Massimo
Chiarella.
“Nella devozione nella Madonna di Costantinopoli, Santa Padrona della
Provincia rafforziamo la nostra identità territoriale nell’appartenenza
alla comunità che vogliamo rappresentare e tutelare con il nostro operato
amministrativo quotidiano”, ha affermato il presidente Bruno.
“Quanto più siamo cristiani tanto più siamo buoni cittadini – ha detto
monsignor Cantisani nella sua appassionata omelia – I cristiani
nell’impegno della legalità devono essere all’avanguardia, il Cielo si
conquista sulla terra. E l’impegno che offriamo al Signore, nelle mani
della Madonna, è quello dell’operosità della Fede, della fermezza della
Speranza e della fatica della Carità”.
Al termine della solenne concelebrazione eucaristica, si è svolta insieme a
tanta gente la suggestiva fiaccolata mariana che si è snodata lungo il
piazzale antistante la Basilica e che si è conclusa davanti all’antica
chiesetta che custodisce la “cona” edificata da Pietro Gatto.