Equitalia sospende le pratiche di pignoramento dalle pensioni, il plauso di Magorno, Anzaldi e Martelli
redazione | Il 23, Apr 2013
Lo stop riguarda solo il prelievo sui conti correnti (e solo sotto il limite dei 5.000 euro di reddito da lavoro-pensione al mese) mentre per le procedure di pignoramento presso il datore di lavoro o l’ente pensionistico si procederà secondo le tradizionali regole
Equitalia sospende le pratiche di pignoramento dalle pensioni, il plauso di Magorno, Anzaldi e Martelli
Lo stop riguarda solo il prelievo sui conti correnti (e solo sotto il limite dei 5.000 euro di reddito da lavoro-pensione al mese) mentre per le procedure di pignoramento presso il datore di lavoro o l’ente pensionistico si procederà secondo le tradizionali regole
Il parlamentare del Partito Democratico Ernesto Magorno unitamente ai colleghi Deputati Michele Anzaldi e Giovanna Martelli, esprime la sua soddisfazione per la decisione presa da Equitalia di sospendere le pratiche di pignoramento per pensionati e dipendenti direttamente sul conto corrente. La decisione, resa nota ieri, ha decorrenza immediata ed è contenuta in una circolare che il responsabile della divisione riscossione di Equitalia, Giancarlo Rossi, ha inviato agli amministratori delegati e ai direttori generali di tutte le società di riscossione partecipate. Lo stop riguarda solo il prelievo sui conti correnti (e solo sotto il limite dei 5.000 euro di reddito da lavoro-pensione al mese) mentre per le procedure di pignoramento presso il datore di lavoro o l’ente pensionistico si procederà secondo le tradizionali regole: potrà essere pignorato 1/10 dello stipendio sotto i 2.500 euro mensili di reddito, 1/7 tra 2.500 e 5.000 euro 1/5 sopra questa soglia. “Una iniziativa che va nella direzione giusta – sottolineano Magorno, Anzaldi e Martelli – grazie alla azione congiunta della inchiesta giornalistica della trasmissione Ballarò e della mobilitazione di noi parlamentari che ne chiedemmo conto a Befera”. “Un chiarimento repentino che, tuttavia – concludono i parlamentari Pd – ci lascia qualche punto interrogativo relativo a tutti coloro che finora hanno dovuto subire un simile trattamento e non potranno godere del nuovo regime annunciato oggi”. “Ci auguriamo – proseguono Magorno Anzaldi e Martelli – che sia possibile intervenire per sanare anche retroattivamente questa odiosa pratica e garantire a tutti i cittadini lo stesso trattamento e gli stessi diritti”. La notizia di ieri conferma pertanto il successo delle sollecitazioni che sono giunte da Magorno e dai colleghi del Pd che avevano annunciato la presentazione di un emendamento al decreto sui debiti p.a.. In una precedente nota infatti i parlamentari avevano dichiarato che: ”Il governo deve prevedere una tutela reale per i pensionati che vengono colpiti nella loro dignità con la possibile sottrazione dell’intero importo della pensione invece del quinto previsto dalle leggi. Lo stesso discorso vale per l’accreditamento degli stipendi”.