Ernesto Alecci dona un defibrillatore a Torre di Ruggiero La Festa della Madonna delle Grazie di Torre di Ruggiero rappresenta una tradizione bellissima a cui sono personalmente molto legato
La Festa della Madonna delle Grazie di Torre di Ruggiero rappresenta una tradizione bellissima a cui sono personalmente molto legato. Spesso, da ragazzo, nel periodo della Festa partivo da Soverato a piedi, di notte, insieme agli amici per un pellegrinaggio che si concludeva di fronte al Santuario Diocesano della Madonna. Ricordo ancora quei momenti ricchi di devozione e divertimento. Da allora, tutti gli anni cerco di partecipare a questa festa con la mia famiglia e anche lo scorso weekend ho voluto assistere alle funzioni, sempre molto sentite e partecipate da un grandissimo numero di fedeli, provenienti da tutta la provincia di Catanzaro e dalle zone limitrofe, nei vari giorni delle celebrazioni.
Nell’occasione ho avuto modo di confrontarmi con il Sindaco Vito Bruno Roti riguardo la buona riuscita della manifestazione, ma anche sulle difficoltà e sulle misure di sicurezza da adottare in casi come questo, caratterizzati dall’afflusso di un grandissimo numero di persone. Al riguardo, ho voluto fare la mia parte donando oggi a questa comunità, che sento molto vicina, un defibrillatore portatile. In una situazione di urgenza, laddove potrebbe risultare difficile giungere sul posto con i mezzi di trasporto adeguati a causa del grande numero di visitatori, l’utilizzo di un defibrillatore da parte di un operatore debitamente formato, può risultare decisivo per salvare una vita umana. Il fattore tempo è, infatti, determinante: il trattamento di un arresto cardiaco entro 4/6 minuti aumenta notevolmente la percentuale di sopravvivenza degli individui. Dopo 10 minuti le speranze di sopravvivenza sono, purtroppo, pochissime. Come in altre occasioni, la mia speranza è che non sia mai necessario utilizzare questi apparecchi, ma è anche vero che non mi tirerò mai indietro nel poter contribuire anche con piccoli gesti alla diffusione sempre più capillare di questi e altri strumenti salva-vita all’interno dei nostri territori e alla corretta formazione per il loro utilizzo.