ESCLUSIVA – La lettera dal carcere di Francesco Sposato
Riceviamo e pubblichiamo e ci solleviamo da ogni responsabilità:
Ill.ma redazione di Approdonews, sicuro della vostra posizione di garantista, e sicuro che la divulgate in modo integrale anche ad altri giornali, voglio rendere tutti dotti della mia verità. Vi ringrazio anticipatamente.
Mi ritrovo da innocente con l’accusa di associazione mafiosa con custodia cautelare in carcere, per aver fatto parte come assessore nell’Amministrazione (…), dal mese di giugno 2007 al mese di gennaio 2009, precisamente fino al 2 gennaio. Mi ritrovo in carcere per le accuse fatte non tanto dal sindaco allora in carica, ma per le menzogne e le calunnie senza nessun riscontro fatte dal fratello, che di sua spontanea volontà si è recato alla questura di Reggio Calabria il giorno 21.02.2012 dicendo un sacco di falsità. Su questo una domanda è spontanea farla, perché lo ha fatto a distanza di quasi cinque anni? Forse per l’opposizione rigida e costante fatta da me e il dott. Rigoli con conseguenti esposti, circa 12, fatti alle autorità competenti su atti amministrativi a noi poco chiari, di cui ben sette di questi sono stati menzionati nel decreto di scioglimento per mafia. Io sono certo della mia innocenza gridata anche in sede di interrogatorio. Sarei anche disposto a un confronto con le parti.
La mia accusa è fatta principalmente dal fratello dell’ex sindaco di Taurianova*, a dir suo, io volevo favorire la realizzazione del proget financing del cimitero di Iatrinoli, presentato in epoca antecedente, di quando io ricoprivo la carica di assessore. Niente di più falso ed assurdo. A confermare questo, senza alcuna ombra di dubbio, è la delibera di Giunta n.104 del 25.10.2007, che il sottoscritto ha votato a favore della revoca delle delibere di G.C. NN 124 del 29.04.2005; 219 del 1.08.2005: 264 del 12.10.2005 e 201 del 17.10.2005, quindi ho votato per l’annullamento di quel progetto, anche in assenza di due assessori. Non ho mai detto ne dimostrato nessuna contrarietà per questa revoca. Prova ne è, che contrariamente a quello che dice il fratello dell’ex sindaco*, lo stesso ex sindaco*, nell’interrogatorio fatto alla Questura di Reggio Calabria il 21.02.2012 dichiara testualmente: l’assessore Sposato Francesco non ha mai manifestato espressamente il suo risentimento determinato dalla revoca dell’ affidamento dei lavori di realizzazione del cimitero di Iatrinoli al cugino Sposato Carmelo. Il fratello dell’ex sindaco*, dichiara che io avrei accompagnato Carmelo e Giuseppe Sposato nell’abitazione di suo padre, dove si doveva fare un incontro tra lui, suo padre e il sindaco, in quest’ incontro secondo le sue dichiarazioni Carmelo e Giuseppe Sposato gli avrebbero chiesto di intervenire nel facilitare l’esecuzione del progetto cimiteriale. Niente di più falso, non ce stato nessun incontro, e secondo il fratello dell’ex sindaco* sarebbe accaduto nel mese di ottobre 2007. Ma come poteva essere possibile se il 25 ottobre abbiamo votato la revoca del progetto? Mentre suo fratello, sindaco, nell’interrogatorio del 21.02.2012 non menziona affatto di quest’ incontro perché non ce mai stato. Addirittura, secondo il fratello dell’ex sindaco*, io mi sarei presentato qualche giorno dopo e gli avrei offerto per conto di Carmelo e Giuseppe Sposato la somma di 500.000.00 (cinquecentomila euro), ma veramente siamo alla pazzia, niente di più falso.
Il fratello dell’ex sindaco* dichiara che io mi sarei presentato davanti alla porta del comune, e avrei apostrofato pubblicamente il sindaco con frasi ingiuriose. Solo bugie, ricordo bene cos’è accaduto quel giorno e con me c’era il vicesindaco e un altro assessore. Innanzitutto si sbaglia sul periodo o lo fa consapevole di mentire. Era la primavera del 2008, mi trovavo nella mia stanza a fare la programmazione estiva insieme al vicesindaco e un altro assessore, quando il sindaco ci chiama per telefono dicendo di salire che dovevamo fare una giunta d’urgenza, saliti su, il vicesindaco camminava avanti, aprì la porta del sindaco mentre io e l’altro assessore l’abbiamo visto chiudere di nuovo la porta e tornava indietro un po scioccato, domandammo cosa sia successo, e ci disse che il sindaco era con un consigliere di minoranza e gli ha detto di uscire, cosi siamo scesi andando fuori dal comune mentre scocciati, dicevamo che la giunta la poteva fare col consigliere di minoranza e ce ne siamo andati a casa. Tutto questo e nulla di più. Il fratello dell’ex sindaco* si è dimenticato di dire che suo fratello non andava d’accordo con gran parte della giunta e dei consiglieri per il suo modo di comportare e di agire. Nelle sue dichiarazioni si è dimenticato di dire la verità sulla Gioseta dove suo fratello ha fatto nominare il Presidente all’insaputa sia degli assessori che dei consiglieri, per poi dare a qualche avvocato di Reggio Calabria l’incarico per fare atti ingiuntivi a discapito dei contribuenti. Si è dimenticato di dire che suo fratello voleva e insisteva per spostare la zona industriale, non si sa per quale scopo. Ha dimenticato di dire che voleva fare l’assunzione di soli 3 lavoratori LSU LPU senza criteri d’assunzione presentandoci una delibera preconfezionata.
Sono nati subito malumori tra gli assessori specialmente con me e l’assessore Cordopatri, dicendo subito che noi non votavamo quella delibera in quanto, con la legge regionale avevamo la possibilità di fare 20 assunzioni; il sindaco con aria di prepotenza disse alla dott.ssa Cordopatri se non vuoi votarla te ne puoi andare a casa. Cosi noi abbiamo detto che aspettavamo sotto se aveva intenzione di cambiare la delibera e mettendo i criteri d’assunzione che la legge prevedeva di chiamarci che saremmo saliti a votarla. Dopo circa un’ora siamo stati chiamati dal segretario e abbiamo votato la delibera rimodulata. Questo è successo nella fine di dicembre 2008, pochi giorni prima che il sindaco mi ritirasse la delega. Il fratello dell’ex sindaco*, dicendo che volevo mettere in minoranza il sindaco, omette di dire che nel mese di dicembre 2008 sempre pochi giorni prima della mia revoca, il sindaco promettendo favori personali ad alcuni consiglieri e creando rotture nei partiti, cercava di creare un gruppo misto formato da tre consiglieri, rendendosi conto che forse il consiglio non aveva i numeri. Fece in modo che non si facesse il consiglio per mancanza del numero legale. Il fratello dell’ex sindaco*, si è dimenticato di dire che gli atti intimidatori non risalgono solo durante l’amministrazione comunale guidata da suo fratello, ma bensì molto prima che suo fratello facesse il sindaco, quindi possono essere cose personali e non politiche. Vedi la denuncia fatta quando ignoti davanti alla pizzeria di sua proprietà spararono colpi d’arma da fuoco contro l’autovettura del socio. Vedi la denuncia sempre davanti al ristorante LA CORTECCIA, hanno preso la macchina del fratello dell’ex sindaco* per portarla in contrada Cannavà per poi farne bersaglio di colpi d’arma da fuoco e abbandonarla in strada. Quindi dovrebbe domandarsi se potrebbero essere cose personali e non amministrativi. E’ facile da carnefice voler farsi passare per vittime, accusando persone innocenti. Io sono certo e sicuro del mio operato durante il periodo che ho amministrato il mio assessorato, agendo nella più totale trasparenza e legalità.
Non ho toccato mai un centesimo con le mie mani da parte degli sponsor che pagavano gli spettacoli, ho lo facevano direttamente con gli artisti o versavano su un conto corrente direttamente al comune che io ho fatto fare con il numero di conto e causale. Ho fatto sì che tra il comune e gli artisti si facesse un contratto col pagamento tramite bonifico bancario col pagamento entro 90 giorni, cosa che prima non si faceva. La mia colpa può essere solo di non aver chinato il capo a chi pensava per gli interessi personali e non per la collettività, e di aver fatto un opposizione attenta e dura nello stesso tempo facendo il mio dovere di controllore degli atti che mi sembravano poco chiari, solo in questo si spiega l’odio verso di me di questi individui.
DISTINTI SALUTI
SPOSATO FRANCESCO
NOTA AVVOCATI DIFENSORI SPOSATO FRANCESCO
In merito alla pubblicazione della lettera inviata dal sig. Francesco Sposato a codesta spett.le Redazione, nella nostra qualità di difensori di fiducia dello Sposato desideriamo dichiarare che siamo e rimaniamo del tutto estranei rispetto alla scelta operata dal nostro assistito – che non appartiene affatto ad alcuna strategia difensiva-, di rendere conoscibili, fuori dal perimetro del procedimento penale in corso, le cui indagini,comunque, si sono da tempo già concluse, fatti ed episodi oggetto di accertamento giudiziale .
Avv. Maria Rosa CROCITTI
Avv. Antonio ROMEO