Esercizi spirituali tenuti da padre Perrella a Bagnara alla Cittadella dell’Immacolata Una rigenerazione spirituale per proseguire il cammino cristiano con uno slancio nuovo
redazione | Il 21, Ago 2024
Una rigenerazione spirituale per proseguire il cammino cristiano con uno slancio nuovo. È questo l’intento degli esercizi spirituali rivolti a tutti che saranno organizzati alla Cittadella dell’Immacolata di Bagnara Calabra dal 22 al 24 agosto prossimi. A predicarli sarà un mariologo di fama internazionale, padre Salvatore Maria Perrella, già preside della pontificia facoltà teologica “Marianum” di Roma, è stato docente presso la Pontificia Università “Antonianum” e l’Istituto Patristico “Augustinianum” di Roma. È membro del consiglio direttivo della Pontificia Academia Mariana Internationalis (PAMI, Città del Vaticano) e fa parte dell’Associazione Mariologica Interdisciplinare Italiana (AMI, Roma). La pratica degli Esercizi Spirituali, fino a diversi anni fa’ era rivolta quasi esclusivamente a preti, suore o consacrati. Oggi sono tanti i laici, uomini, donne e anche giovani, che vivono questa esperienza di riossigenazione interiore e nutrimento e cura della propria vita spirituale. Gli esercizi spirituali non sono un corso di aggiornamento di temi spirituali, pastorali o ecclesiali in genere, ma una vera esercitazione personale nella preghiera, finalizzata a un potenziamento interiore e sempre più profonda conoscenza della volontà di Dio nella propria vita. Alla Cittadella dell’Immacolata sono stati predusposti in occasione del 170.mo anniversario della proclamazione del dogma dell’Immacolata Concezione e ci si concentrerà sulla tematica che riguarda la maternità divina di Maria. Negli Esercizi spirituali si viene accompagnati e introdotti a una metodologia di preghiera molto disciplinata e scandita secondo punti da attraversare uno dopo l’altro, così da coinvolgere in modo integrale e armonico tutte le facoltà interiori: la memoria che ricorda i brani biblici proposti, l’immaginazione che evoca la scena ivi descritta e vi applica la sensorialità, l’intelletto che si sofferma e approfondisce, l’affettività che assapora, la volontà che decide, ecc. Il frutto di questo lavorio spirituale è poi quotidianamente condiviso e monitorato nei colloqui con la guida che accompagna l’esercitante. Tutto questo “risveglia” l’anima del fedele e le permette di vedersi dal punto di vista di Dio su di lei, facendola tornare a respirare davvero, almeno per un po’, prima che la polvere del tran tran feriale torni a coprirla – ed ecco perché è importante, finiti gli Esercizi spirituali, riuscire a custodirne la fiammella nella quotidianità.