C’era anche una coppia di sposi di Catanzaro in viaggio di nozze, a bordo di un ferry veloce carico di turisti, che è esploso tra le isole di Bali e Lombok (Indonesia).

La coppia di sposi, lui un medico che lavora in Francia, in viaggio di nozze in Indonesia è rimasta ferita, mentre altri due connazionali a bordo sono rimasti illesi. La Farnesina ha reso noto che i due catanzaresi hanno riportato fratture multiple, ma non sarebbero in pericolo di vita. E l’ambasciata italiana a Jakarta è al lavoro per prestare ai feriti e ai familiari tutta l’assistenza necessaria, mentre continuano anche i contatti con le autorità locali.

La polizia ha subito escluso che si sia trattato di un attentato, ma non ha ancora identificato la causa dell’incidente. Secondo Sugeng Sudarso, capo della polizia distrettuale di Karangasem, la barca veloce “Gili Cat 2” è esplosa alle 9.30 locali (le 3.30 in Italia) quando era a circa 200 metri dalla riva di Padang Bai dopo la partenza alla volta dell’isola di Gili Trawangan. Alcuni testimoni hanno riferito di aver visto del fumo uscire dal motore poco prima dell’incidente.

La polizia ipotizza che un cortocircuito a una batteria abbia fatto contatto con il serbatoio, causando l’esplosione che ha squarciato il retro dell’imbarcazione e frantumato i vetri delle finestre. A bordo, tutti al coperto, c’erano 35 turisti britannici, francesi, portoghesi, spagnoli, olandesi e irlandesi, oltre a quattro membri dell’equipaggio.

Due turiste – un’austriaca e una donna inizialmente identificata come tedesca – sono morte, mentre i feriti sono stati prima portati in una clinica locale, per essere poi trasferiti in strutture meglio equipaggiate a Denpasar. In un filmato, diversi di essi appaiono sotto shock ma coscienti, e presentano diverse ferite agli arti o alla testa. In una foto diffusa dalla stampa indonesiana, si vede che a un ferito portato via a braccia dalla nave mancano parte delle gambe. Incidenti a traghetti sono purtroppo frequenti in Indonesia, un arcipelago di 17 mila isole dove le condizioni di sicurezza sono spesso precarie, anche per colpa della mancanza di controlli rigorosi.