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TAURIANOVA (RC), MARTEDì 03 DICEMBRE 2024

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Estate, rischio infezioni cutanee da “impetigine” Segnalati diversi casi nel Salento

Estate, rischio infezioni cutanee da “impetigine” Segnalati diversi casi nel Salento
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A lanciare l’allarme lo “Sportello dei Diritti [1]” a cui sono pervenute molteplici
segnalazioni in merito a diversi casi di infezioni cutanee contratte da bambini in
special modo al di sotto dei 10 anni e adulti villeggianti nelle zone balneari. Non
si tratta di epidemie o di fatti solo e sempre connessi all’inquinamento delle acque
marine, alla scarsa pulizia delle spiagge o ancor peggio di quella personale, fattori
comunque determinanti per l’insorgere ed il diffondersi di tali fastidiosi problemi,
ma il più delle volte, per quanto é dato sapere da chi ci ha provveduto a segnalare
i casi, di “impetigine”. rivolgersi ad un dermatologo. L’impetigine è una dermatite
causata da Streptococcus pyogenes e a volte anche da Staphylococcus aureus. Appartiene
al gruppo delle piodermatiti, un’infezione batterica contagiosa e si trasmette per
contatto diretto o mediato. Essa si manifesta con la presenza di bolle orticanti
dal colore giallastro, accompagnate da rossori e infiammazioni localizzate soprattutto
sul viso, collo e mani ma anche sul cuoio capelluto, ad esempio in seguito a una
pediculosi. Le cause scatenanti sono da ricercare principalmente nella cattiva igiene
ma possono essere diverse come il sole, il mare, l’acqua salata o la puntura d’insetti.
Si sottolinea anche l’importanza della prevenzione dell’infezione, la quale si
deve basare sulle norme fondamentali d’igiene come la detersione quotidiana per
rimuovere dalla pelle i residui di acqua salata del mare. Nei bambini è importante
anche fare attenzione alle punture d’insetto evitando che il bambino si gratti in
modo da impedire l’impianto dei batteri e la diffusione dell’infezione. Per prevenire
l’impetigine sono sufficienti le regole più elementari dell’igiene: sciacquarsi
e far la doccia spesso, soprattutto farla dopo essere usciti dal mare. Evitare di
grattarsi troppo, se punti da un insetto, per non lasciare la pelle ferita scoperta
e buona preda dell’attacco batterico. Infine, non finiremo mai di ripetere di essere
attenti a stare troppo al sole. Stare esposti nelle fasce orarie più calde o comunque
per molto tempo é sempre dannoso, indipendentemente dagli effetti immediati e dall’età
anche se i più piccoli sono ancora più a rischio, ma in caso di attacco batterico
la pelle già infiammata è un accesso “comodo” all’organismo.L’ampia diffusione
dei contagi specie nei periodi clou delle ferie agostane ha indotto Giovanni D’Agata,
presidente dello “Sportello dei Diritti [2]” ad allertare e far ricordare le
semplici regole su descritte a chi si reca in vacanza presso le località balneari
nostrane che in questi ultimi giorni di agosto dopo aver subito le ondate di turisti
dei giorni scorsi non sempre presentano sufficienti livelli di pulizia per non dire
che sono oggettivamente sporche.Ma é sempre giusto far presente che fenomeni di
tal tipo, specie quando raggiungono ampia diffusione non dipendono solo dalle accortezze
che utilizzano i vacanzieri. Pertanto, é corretto ricordare ai Sindaci, in quanto
anche Autorità Sanitaria e all’ASL per quanto di competenza di voler adottare
tutti quei provvedimenti consequenziali atti a garantire l’igiene delle spiagge
che sono sotto la loro custodia al fine di prendere le opportune misure di profilassi
per evitare la diffusione dei contagi.