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Etichettatura latte, risultato costruito anche in Calabria

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Importante il percorso di mobilitazione in Calabria da febbraio 2015 a maggio 2016
“Il via libera al decreto interministeriale per l’etichetta con indicazione di origine
per latte a lunga conservazione e dei derivati come formaggi e yogurt comunicato
dal Presidente del Consiglio Renzi a Milano in occasione della Giornata Nazionale
del latte di Coldiretti in contemporanea con il World Milk Day promosso dalla Fao
è il coronamento di una intensa e variegata mobilitazione che Coldiretti anche in
Calabria ha portato avanti. Voglio ricordare – continua Pietro Molinaro presidente
di Coldiretti Calabria e presente a Milano con una nutrita delegazione – le nostre
mobilitazioni regionali a partire dal 6 febbraio 2015, denominata “Allevatori per
un giorno” e la più recente del 5 maggio u.s..dove, in Piazza dei Bruzi a Cosenza,
è stata allestita la “Fattoria di Campagna Amica”. Una forte richiesta di trasparenza
e di tutela del “vero made in Italy” è venuta dalla grande adesione dei cittadini,
dalla condivisione delle Istituzioni con in testa la Regione con il Presidente della
Giunta Oliverio e del Consiglio Regionale Irto ed ancora: da sindaci, associazioni
dei consumatori, l’università che hanno aderito al “Manifesto sull’Etichettatura”,
che, ricordo, ha raccolto, nella sola nostra regione, migliaia di adesioni. Ci
abbiamo creduto fortemente e insieme a noi il Presidente Renzi ed il Ministro Martina
che hanno saputo guardare lontano vedendo nell’agroalimentare l’Italia vera e competitiva.
E’ un risultato di portata storica ed un giorno di festa per i nostri allevamenti
e il sistema agroalimentare – prosegue – che vedono realizzata la tutela dell’allevamento
da latte che è patrimonio culturale e ambientale e un volano economico. In Calabria
ci sono 340 aziende con oltre mille addetti, con in più l’indotto con una produzione
regionale di circa 62 milioni di litri che possono oltre ad una concreta potenzialità
di crescita produttiva assicurare un giusto reddito. Con l’etichetta salva latte
– aggiunge Molinaro – cambierà molto e avremo la possibilità di difendere il lavoro,
gli animali, le stalle, i prati ed i pascoli custoditi da generazioni. Con l’etichettatura
di origine – precisa ancora – si dice finalmente basta all’inganno del falso Made
in Italy che riguarda tre cartoni di latte a lunga conservazione su quattro venduti
in Italia che sono stranieri. I nostri allevatori – conclude Molinaro – possono finalmente
mettere la firma sulla produzione di latte, e ci inorgoglisce, perché è premiato
il lavoro, la distintività che consente di continuare ad investire”.