Europa Verde chiede all’Amministrazione della città metropolitana di prevenire e combattere agli incendi
Anche quest’anno, tra manifestazioni di rammarico e solidarietà per i danni causati, si comincia a fare il consuntivo degli incendi boschivi e di interfaccia urbana che devastano il territorio della città metropolitana. E non mancano nemmeno quest’anno le manifestazioni di solidarietà e rammarico per i danni che si devono contabilizzare.
Eppure, è da tempo che Europa Verde ha evidenziato che il piano AIB regionale, riproposto ogni anno in fotocopia, presenta delle gravi carenze da un punto di vista organizzativo. Ci riferiamo in particolare all’azione di prevenzione che non conta più su una rete di avvistamento. Per non parlare delle squadre composte di operai regionali che dovrebbero garantire una tempestiva ed efficiente azione di spegnimento a terra ma che ormai sono poche e mal equipaggiate. In buona sostanza tutto il sistema si affida all’intervento dei vigili del fuoco e del servizio aereo nazionale che interviene quando gli incendi hanno assunto dimensioni vaste e incontrollabili.
Sarebbe forse superfluo ricordare che gli incendi danneggiano in modo permanente le risorse naturali, paesaggistiche ed economiche del territorio. Il fuoco, causato quasi sempre dall’uomo per dolo o colpa (pertanto non è una calamità naturale), distrugge o altera le componenti degli ecosistemi, impoverisce il terreno, aumenta il livello di CO2, prepara la “strada” alle frane e alle alluvioni, a volte provoca la distruzione delle infrastrutture e purtroppo anche la perdita di vite umane.
Il territorio della città metropolitana, per conformazione geomorfologica, tipologie vegetazionali, clima e condizioni socio-economiche, è particolarmente esposto e sensibile al fenomeno incendi, e ne paga, statistiche e dati alla mano, tutte le conseguenze negative. Eppure, ancora oggi, abbiamo la certezza che gli incendi vengano considerati e trattati dagli esponenti politici come un male di stagione (un’inevitabile emergenza) che in fondo passerà con le prime piogge e di cui rimarrà (se rimarrà) un fastidioso ricordo… Come un “fenomeno” ciclico di cui si ignorano o si vogliano ignorare le cause e le conseguenze.
Per quanto abbiamo detto il partito di Europa Verde chiede all’Amministrazione della città metropolitana di dotarsi finalmente di un sistema proprio di prevenzione e spegnimento da integrare con il carente (anzi ormai comatoso) sistema regionale. E’ inconcepibile che mentre l’Europa mette al centro delle proprie politiche l’ambiente, il nostro territorio debba ancora scontare ritardi e disattenzioni così gravi da costituire uno dei principali motivi di degrado e marginalità.
Gerardo Pontecorvo
Commissario di Europa Verde
per la città metropolitana di Reggio Calabria