European ‘ndrangheta connection, consegnato alle autorità italiane Antonio Strangio Esecuzione di un mandato di arresto europeo firmato dal gip di Reggio Calabria
Scortato da personale del Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia del Dipartimento della Pubblica Sicurezza, è arrivato all’aeroporto di Fiumicino, proveniente da Düsseldorf, in Germania, Antonio Strangio, 40 anni di Locri, consegnato alle autorità italiane dopo l’arresto a Moers del 2 maggio scorso da parte del Bundeskriminalamt, in esecuzione di un mandato di arresto europeo firmato dal gip di Reggio Calabria. La vicenda è legata all’inchiesta “European ‘ndrangheta connection” eseguita, per la Polizia di Stato, dal Servizio Centrale Operativo e dalla Squadra Mobile di Reggio Calabria.
Lo scorso aprile Strangio, alias “TT” e “il meccanico”, era stato raggiunto da un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal GIP del capoluogo reggino su richiesta del procuratore Giovanni Bombardieri a distanza di pochi mesi dall’operazione di polizia interforze “European ‘ndrangheta connection”, effettuata in Italia e nel Nord Europa nei confronti di oltre 90 persone, con il coordinamento di Eurojust e dell’Agenzia Europol, che ha colpito, in particolare, numerosi esponenti di importanti famiglie mafiose del Mandamento Ionico della provincia reggina, disvelando gli interessi delle cosche nei traffici intercontinentali di droga, nel riciclaggio del denaro “sporco” e nel reimpiego dei proventi illeciti in settori commerciali quali quello della ristorazione.
Tale operazione è stata il frutto di anni di intenso lavoro investigativo svolto nell’ambito del Joint Investigation Team costituito il 18 ottobre 2016 a L’Aia, presso Eurojust tra magistratura e forze di Polizia di Italia, Paesi Bassi e Germania. Antonio Strangio è indagato per aver posto in essere condotte delittuose in materia di stupefacenti, aggravate dall’aver agevolato la potente cosca di ‘ndrangheta dei Pelle – Vottari di San Luca. L’uomo dovrà rispondere in particolare di aver detenuto e messo in vendita a Domenico Pelle, che accettava l’accordo, 4 o 5 pacchi di cocaina che lo stesso Pelle avrebbe dovuto tagliare per poi distribuire nella piazza di Milano, pagandola all’esito o scambiandola con eroina. Strangio, a sua volta, è il cugino di Domenico Pelle, arrestato nell’ambito dell’operazione del 5 dicembre scorso, ed è nipote di due fratelli Pelle, Antonio, del 1962, conosciuto come “la mamma”, elemento di vertice della cosca Pelle “Vancheddi” di San Luca, arrestato dalla Squadra Mobile di Reggio Calabria nel 2016 dopo 5 anni di latitanza, e il 69enne Domenico Pelle, alias “Mico i Mata”, anche lui in carcere per l’inchiesta “European ‘ndrangheta connection”. Dopo le formalità di rito presso gli uffici della Polizia di Frontiera Aerea di Roma Fiumicino, Strangio Antonio è stato condotto nel carcere di Rebibbia.