Evasione Pelle, perquisizioni e battute nella Locride
redazione | Il 15, Set 2011
Tassone (Udc): “Il Governo dia spiegazioni”. Calipari (Pd): “Sconcertante quanto accaduto”
Evasione Pelle, perquisizioni e battute nella Locride
Tassone (Udc): “Il Governo dia spiegazioni”. Calipari (Pd): “Sconcertante quanto accaduto”
(ANSA) LOCRI (REGGIO CALABRIA) – Battute e perquisizioni a tappeto sono in corso da ieri in tutta la Locride per la ricerca di Antonio Pelle, il boss dell’omonima cosca di San Luca, evaso dall’ospedale di Locri. I carabinieri stanno setacciando tutte le campagne della zona ed hanno compiuto perquisizioni in casa di familiari ed amici di Pelle alla ricerca dell’evaso. Al momento, però, di Pelle nessuna traccia. Le indagini mirano anche a stabilire se Pelle abbia goduto dell’appoggio e dell’aiuto di qualcuno per allontanarsi dall’ospedale.
TASSONE, GOVERNO RIFERISCA SU EVASIONE PELLE
”L’evasione del boss Pelle dall’ospedale di Locri è un episodio gravissimo su cui va fatta immediata chiarezza”. E’ quanto afferma il vicesegretario dell’Udc Mario Tassone, componente della commissione Antimafia. “E’ inammissibile che per una leggerezza del genere si possa pregiudicare e mortificare lo straordinario lavoro compiuto in questi anni da magistrati e forze dell’Ordine contro una delle faide più pericolose e sanguinarie del panorama criminale internazionale, come quella di San Luca. Chiediamo al governo di dare spiegazioni sull’accaduto al Parlamento e al Paese”, conclude.
CALIPARI, SCONCERTA FUGA PELLE, GOVERNO RIFERISCA
“Se, come afferma il procuratore aggiunto della Dda di Reggio Calabria, Nicola Gratteri – grazie ad alcune intercettazioni ambientali, si era riusciti a capire che Pelle stava progettando da tempo la sua fuga, non è tempo di chiedersi se il boss avesse complici, ma se sia stato davvero fatto tutto perché questa non avvenisse facendo chiarezza sul livello di sorveglianza al quale era sottoposto nell’ospedale di Locri”. Rosa Villecco Calipari, vicepresidente dei deputati PD e parlamentare calabrese commenta la fuga di Antonio Pelle, il “mamma” della ‘ndrangheta di San Luca protagonista della faida culminata nella strage di Duisburg ricoverato cinque giorni fa in ospedale dopo aver ottenuto gli arresti domiciliari per anoressia. “So che la Dda di Reggio Calabria, d’intesa con la procura di Locri, ha avviato un’inchiesta, ma apprendo che nei suoi giorni di ricovero in ospedale il boss non era sottoposto ad un piantonamento fisso e che le forze dell’ordine si recavano a fare controlli in vari momenti della giornata”. “Dopo tanti commenti positivi – conclude Calipari – oggi è una brutta giornata per i calabresi onesti. E’ sconcertante che si possa pregiudicare lo straordinario lavoro compiuto in questi anni da magistrati e forze dell’ordine contro una delle faide più pericolose. Per questo chiediamo al governo di dare spiegazioni sull’accaduto al Parlamento e a chi la ‘ndrangheta la combatte ogni giorno”.
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