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TAURIANOVA (RC), VENERDì 27 SETTEMBRE 2024

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Ex ospedale militare Catanzaro, concluso iter giudiziario Plauso di Eugenio Occhini, portavoce Sinistra Italiana, per l'esito

Ex ospedale militare Catanzaro, concluso iter giudiziario Plauso di Eugenio Occhini, portavoce Sinistra Italiana, per l'esito
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Da tempo, ed in più occasioni, avevamo auspicato il recupero e il riutilizzo a funzioni pubblica “dell’Ospedale Militare”. Per tutti, ricordiamo i ripetuti, appassionati e lungimiranti appelli in tal senso di Quirino Ledda. Abbiamo pertanto salutato con grande soddisfazione l’esito del contenzioso giudiziario che ha visto vincente il Comune di Catanzaro, e la conseguente “restituzione” del Complesso alla nostra comunità. Sì, alla nostra Comunità. Cioè a noi tutti cittadini di Catanzaro, che – in quanto tali – siamo titolari pro quota degli usi civici gravanti sull’Ospedale Militare.

Tuttavia, dobbiamo anche constatare che i periodici annunci di recupero dell’Ospedale Militare, improbabili quanto velleitari, sono rimasti tali. Nessuna proposta reale da Istituzioni pubbliche, né da altri soggetti. Nessun progetto, né finanziamento adeguato, verso i possibili utilizzi ipotizzati. Per cui la struttura é chiusa, inaccessibile ed inutilizzata da oltre un decennio. E sembra consegnata ad un ineluttabile destino di abbandono. In questo panorama desolante, tuttavia, irrompe la notizia di un accordo tra Ministro di Grazia e Giustizia, Demanio e Comune che vede l’Ospedale Militare oggetto di radicale intervento di riqualificazione, con corposo investimento pubblico, per poi destinarlo a sede di uffici e strutture giudiziarie cittadine. Di fronte a questa prospettiva, già incardinata, pensiamo si debbano accantonare altre destinazioni che, a nostro giudizio, sarebbero state più efficaci ed affascinanti per la nostra Città. Sarebbero state, appunto. Ma non visibili neanche all’orizzonte. E allora è senz’altro preferibile interrompere questo irresponsabile abbandono, questo “nulla”, e sostenere il progetto del Ministero di Giustizia. La nostra “resa” però, non è incondizionata, ma esigiamo garanzie e contropartite. Così riepilogabili:

  • Gli usi civici presenti sul complesso Ospedale Militare, in realtà gravano sul cosiddetto Bosco dell’Osservanza. Ovvero sul territorio utilizzato (in parte) per edificare tutte le costruzioni esistenti. Oggi, pertanto, soltanto nell’aree verdi sopravissute all’interno del perimetro dell’Ospedale persistono, e potranno in futuro essere ancora rivendicati, gli usi civici a favore dei cittadini Catanzaresi.
  • Ne discende che queste aree verdi, con relative pertinenze, debbono essere escluse dall’utilizzo delle strutture giudiziarie, ma lasciate alla libera e pubblica fruizione, a salvaguardia e riaffermazione degli usi civici (altrimenti, addio Ospedale Militare in futuro!).
  • Analogamente deve avvenire per la porzione destinata a funzioni religiose, e allo splendido chiostro interno. L’una e l’altro devono essere fruibili dalla Città, ovviamente con modalità da definire.
  • Inoltre, pensiamo sia ragionevole chiedere al Ministero di Giustizia che nel recupero – a proprio onere – del complesso Ospedale Militare, sia anche compresa la riqualificazione di dette aree verdi e relative pertinenze, da destinare a fruizione pubblica.
  • A tale scopo, sarebbe auspicabile il coinvolgimento di altri soggetti pubblici. Pensiamo all’Istituto Tecnico Agrario, che potrebbe fornire un prezioso supporto progettuale, esecutivo e gestionale.
  • Un ultima considerazione. L’Amministrazione Giudiziaria, nell’ipotesi di utilizzo dell’Ospedale Militare, realizzerà una concreta razionalizzazione di spazi, di servizi, e un significativo risparmio, valutabile in circa un milione di euro/anno (per l’azzeramento di onerosi fitti passivi). Alla luce di ciò, ci sentiamo legittimati a chiedere all’Amministrazione stessa uno sforzo verso la Città. Andando oltre la “razionalizzazione” e i “risparmi“. E si possa così immaginare investimenti anche per servizi aggiuntivi per la Cittadinanza, e/o profonde innovazioni per quelli già erogati, non necessariamente di natura giudiziaria strictu sensu. E perché no, magari riuscendo a canalizzare parte di queste risorse verso qualche risposta occupazionale, per i nostri giovani soprattutto.
  • Infine auspichiamo che ci venga offerta l’occasione di un sopralluogo presso l’Ospedale Militare. Così da acquisire maggiore contezza fisica di spazi, dotazioni, e stato dei luoghi. Le nostre valutazioni ad oggi si basano infatti soltanto su appannati ricordi, su ciò che si può appressare dall’esterno, e dalla visione di qualche immagine su Google Maps.

Sappiamo che presso l’Amministrazione Giudiziaria vi è piena consapevolezza degli elementi fin qui indicati. E c’è anche una decisa disponibilità ad operare nella direzione che noi auspichiamo. Non ci resta quindi che affidarci al nostro Sindaco, che – esclusivamente nella sua qualità di primo cittadinodeve rappresentare adeguatamente e coerentemente le ragioni, le esigenze dei proprietari dell’Ospedale Militare: i Cittadini catanzaresi. Chiediamo quindi al sindaco Abramo di tenere in conto le nostre osservazioni e le nostre richieste, e di quanti dimostreranno interesse civico su questa vicenda. Concludiamo questa nota dichiarandoci disponibili a qualsiasi confronto, che – anzi – sollecitiamo espressamente.

Eugenio Occhini

Portavoce Sinistra Italiana Catanzaro