Fabio Scionti tra Pd, Ncd e “salvatori della patria”. Ma a decidere saranno gli scenari regionali La crisi della maggioranza si consuma nell'indifferenza delle opposizioni
Di LL
La crisi che ha coinvolto l’Amministrazione comunale di Taurianova guidata da Fabio Scionti ha origini antiche. Dal 2015 ad oggi il quadro politico è mutato radicalmente, tra responsabilità che sono ben individuate ed errori politici macroscopici i quali hanno messo la coalizione di “Taurianova Cambia” in grosse difficoltà.
Scionti e il Partito Democratico sono stati in questi anni un tutt’uno. Il Pd era il vero interlocutore del sindaco, non a caso le primarie non fatte e l’imposizione dei vertici provinciali sulla figura di Scionti e la sua nomina contestuale in quota Pd nel consiglio metropolitano ne è prova e dimostrazione del matrimonio, tra il primo cittadino e gli uomini di Zingaretti.
Il Pd cittadino, in questi anni ha avuto rappresentanti locali ma è stato nei fatti rappresentato nelle scelte decisive da Fabio Scionti. Oggi tutto è cambiato. Che cos’ha modificato il quadro politico? Oggi Scionti si ritrova in una condizione che non è in grado di dettare la linea al Partito Democratico e le ragioni sono molteplici. La più importante è che lui oggi sta in mezzo al guado e non si sa se è nel Pd oppure sosterrà le liste civiche del Governatore Mario Oliverio, la decisione si scoprirà nel giro di qualche giorno.
La riunione di martedì scorso seppur interlocutoria alcune risposte le ha date, il sindaco mantiene la sua linea dei tre assessori fino a fine mandato. Di conseguenza, ad oggi non ci sarebbe posto per un nuovo assessore dell’Ncd di Nino Caridi. Nell’intenzione del sindaco c’è solo la sostituzione del dimissionario Raffaele Loprete con un altro del Pd. Si sa, la politica è in continuo movimento e il sindaco persona intelligente qual è, nel pari e dispari comprenderà che avere rigidità non è un bene per la coalizione né per la città. Ma allo stesso tempo, ritornare indietro non significherebbe una debolezza anzi, in politica è il contrario.
Il sindaco sa molto bene che una maggioranza numerica è opportuna averla, un’altra cosa avere consiglieri di minoranza che per il bene della città in questi anni hanno votato i provvedimenti indicati dalla maggioranza senza appartenere ad essa. Però, chi si occupa di politica sa molto bene che non può un sindaco continuare a non avere una maggioranza numerica per avere una maggioranza momentanea e non organica, questo sarebbe un grave errore politico.
Fabio Scionti dovrebbe, secondo il nostro parere, diventare il capo politico e leader della coalizione smettendo i panni del “so tutto io”. Il sindaco è stato eletto dal raggruppamento di Taurianova Cambia che non era altro che una coalizione di partiti e liste civiche autonome che hanno trovato all’epoca un accordo in giunta sulla base della rappresentanza consiliare.
Inoltre ci chiediamo, l’opposizione a Fabio Scionti, qual è la loro opinione? Non capiamo il loro silenzio.
Un punto fermo c’è, il voto amministrativo anticipato non lo vuole nessuno dei consiglieri comunali di Taurianova.